(dell'inviata Mauretta Capuano)
Viviane Lamarque, vincitrice del
Premio Inge Feltrinelli Kids, con Storia con mare cielo e paura
(Salani), una fiaba moderna in cui racconta bambine e bambini
che da soli hanno attraversato e continuano ad attraversare il
Mediterraneo su un barcone sperando in un futuro migliore, è
doppiamente felice di questo riconoscimento.
"È il premio giusto per il tema del mio libro ed ha un doppio
valore. Non ho mai conosciuto Inge Feltrinelli ma mi sono fatta
un'idea di lei. Mi sono chiesta cosa avrebbe fatto se lei su una
barca avesse visto il barcone che racconto. Si sarebbe tuffata e
almeno uno di loro lo avrebbe salvato. Era energia, era un
fulmine" dice all'ANSA Lamarque, oggi festeggiata alla Bologna
Children's Book Fair. "Adesso siamo circondati invece
dall'indifferenza. L'affondamento dei barconi è diventata
normalità, come le guerre".
All'origine del libro c'era l'idea di Lamarque di raccontare la
storia di una bambina fatta di carta che ha una vita pericolosa
perché è infiammabile. "Nelle navi c'è la sala motori che per
noi che scriviamo è il posto dove si sedimentano le storie. In
questo caso sono emerse come la storia di quel bambino che hanno
trovato annegato con la pagella che pensava sarebbe servita come
un lasciapassare. La bambina protagonista dico che vive su un
albero di nave. Probabilmente è bastato scrivere quella parola,
che si è associata a mare, ed è nato il libro Storia con mare,
cielo e paura'" racconta la grande poetessa e autrice di oltre
40 fiabe, che ha 80 anni e una delicatezza nelle parole e nello
sguardo che diventa forza.
Nelle fiabe e storie per ragazzi "sono quasi tutti orfani, da
Cenerentola a Harry Potter" ricorda Lamarque che ha avuto
un'infanzia con cambi di famiglia, adozioni. "Ero una bambina
confusa" afferma. In questo libro-fiaba si sente la poesia e la
brutalità. "Ogni capitolo è brevissimo. Lo ho immaginato per
bambini piccoli, per i primi anni delle elementari. Quasi tutte
le fiabe che ho scritto, una quarantina, sono per bimbi e bimbe
di 6-7 anni. Ho iniziato a scrivere poesie a 10 anni e poi ninna
nanne e fiabe verso i 30 anni".
La paura che ruolo ha in questo libro e oggi? "Quando ero
giovane e pensavo ai forni crematori mi chiedevo: 'il resto del
mondo cosa faceva? Adesso ho capito cosa facevano, quello che
facciamo noi adesso: nulla" dice senza mezzi termini Lamarque,
vincitrice della prima edizione del Premio Strega Poesia nel
2023.
"Mi fa paura un po' l'impreparazione degli insegnanti, a parte
l'eccezione dei bravissimi. Ai bambini manca l'educazione al
sentimento che può essere data solo dai libri, dai genitori e
dalla scuola" sottolinea.
In arrivo, annuncia la poetessa, uno Specchio Mondadori che
"raccoglie tutte le poesie scritte nei trent'anni di analisi
junghiana, difficile ma positiva. S'intitola 'E intanto la
vita?' che è il verso di una mia poesia con sottotitolo 'Per
Lei, dottore'. Tra l'altro quest'anno sono i 50 anni dalla
nascita di Jung. A lui è alla storia dell'analisi vista dalla
mia poltrona con anche poesie nuove è dedicato il libro che ha
la prefazione di Vittorio Lingiardi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA