"Aiuti di Stato illegalmente concessi" dalla Regione Valle d'Aosta all'Associazione regionale degli allevatori valdostani (Arev) per "premi in denaro" e "l'organizzazione di mostre, fiere concorsi e rassegne zootecniche". "Colpa grave rasentante il dolo": quei quattro milioni di euro stanziati per il 2018 da due giunte regionali di diverso colore politico sono un danno erariale secondo procura regionale della Corte dei conti e guardia di finanza. Per questo 13 politici e tre dirigenti sono stati citati a giudizio dall'ormai ex procuratore regionale Giuseppe De Rosa (il suo incarico è terminato a fine agosto). Chiamati a comparire nell'udienza del prossimo 26 marzo anche l'attuale presidente della Regione, Renzo Testolin (Uv), la senatrice Nicoletta Spelgatti (Lega) ed Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia Valle d'Aosta, presidente del traforo del Monte Bianco e consigliera del ministro Tajani.
De Rosa parla di "contributi a pioggia in favore di una forte Associazione di categoria e di pressoché tutti i relativi iscritti". Nelle sue deduzioni, l'ex presidente della Regione Spelgatti replica che la "mancata erogazione del contributo avrebbe comportato un finanziamento parziale del programma regionale rassegne, concorsi e fiere". Ma la procura contabile punta il dito contro il contributo di 1 milione e 800 mila euro concesso dalla giunta precedente - guidata dall'autonomista Laurent Viérin - a fronte di spese per rassegne, concorsi e fiere "stimate da Arev in 108 mila euro". Per questo l'ex governatrice leghista "avrebbe dovuto prendere atto, disponendo i provvedimenti correttivi, che l'ulteriore finanziamento di 2 milioni e 200 mila euro consisteva unicamente in un sussidio economico".
E potrebbe non essere che l'inizio: dal 2017 al 2020 ci sono stati mandati di pagamento per oltre 13 milioni e 300 mila euro di aiuti. Se il '17 ormai è prescritto, per il '19 e per il '20 ci sono invece indagini in corso. Questo genere di aiuti, per De Rosa, "si sarebbe potuto erogare solo a seguito di una espressa decisione della Commissione europea sulla compatibilità dell'aiuto con il mercato interno".
Secondo la procura contabile, gli aiuti andavano erogati sulla base dei costi "effettivamente sostenuti dal beneficiario", mentre tutte le giunte regionali erano "consapevoli che Arev avrebbe ricevuto il 90% dei contributi a fondo perduto dell'entità di milioni di euro, poiché così sempre avvenuto", ma anche sulla base di una "illecita deliberazione" di giunta del 2016. Per gli inquirenti, l'anomalia emerge anche dal confronto con la provincia di Trento, realtà "affine" alla Valle d'Aosta e dove i contributi di questo tipo sono "erogati per spese sostenute e rendicontate dai beneficiari per importi del tutto contenuti, al massimo del valore di 5.000-6.000 euro" all'anno.
Le richieste di risarcimento della procura della Corte dei conti
L’atto di citazione a giudizio con l'ammontare del risarcimento richiesto è stato inviato ai componenti della giunta Viérin (Laurent Viérin 211.000 euro, Alessandro Nogara 204.000, Renzo Testolin 204.000, Emily Rini 204.000, Mauro Baccega 204.000, Aurelio Marguerettaz 204.000, Luigi Bertschy 194.500, Jean-Pierre Guichardaz 194.500) e della giunta Spelgatti (Nicoletta Spelgatti 394.000, Elso Gerandin 390.000, Stefano Aggravi 384.000, Claudio Restano 384.000, Paolo Sammaritani 384.000). Inoltre è stato inviato ai dirigenti regionali, ex o attuali, Cristoforo Cugnod, Fabrizio Savoye e Patrizia Mauro.
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