Domani Parigi 2024 assegna le prime
medaglie anche nel ciclismo, con le due prove a cronometro su
strada, donne e poi uomini. L'Italia confida in Elisa Longo
Borghini, già due volte bronzo olimpico ma nella gara in linea,
e Filippo Ganna, che nella capitale francese, su un percorso più
adatto alle sue caratteristiche, vuole riscattare la delusione
di Tokyo 2020.
Ma a rendere la vita difficile a Ganna è probabile che sia,
oltre al britannico Josh Tarling, il campione del mondo in
carica di questa specialità, il belga Remco Evenepoel,
fisicamente l'opposto di Ganna con il suo 1.71 di altezza per 61
chilogrammi di peso ma considerato quando va in bici "l'uomo
proiettile" per la sua perfetta capacità aerodinamica, frutto di
una forma del corpo adattata, del duro lavoro e di un passato da
calciatore (è stato capitano delle nazionali giovanili belghe)
che lo aiuta a mantenere a lungo la posizione.
Evenepoel ha provato per tre volte il percorso della crono
olimpica e adesso dice che "ho già battuto tutti, perché non
dovrei farlo anche questa volta? Ho dimostrato di poter battere
chiunque e non sono preoccupato. La mia testa è al massimo dopo
il terzo posto al Tour - dice il belga -, e anche se sono
ancora abbastanza stanco posso farcela. Ho dovuto lottare fino
all'ultimo metro nel Tour, e lunedì ho trascorso gran parte
della giornata a letto, martedì ho provato a pedalare un po', ma
non mi sentivo bene, e non è stato molto diverso mercoledì e
giovedì. Per fortuna ho ancora tempo fino a domani pomeriggio
per riprendermi".
Ma quali avversari teme di più? "Nella lista dei favoriti
vorrei aggiungere Stefan Kung - risponde -. Ha fatto il Tour,
ma si è ritirato prima delle Alpi e questo era chiaramente
pianificato. Mentre io in quel momento dovevo ancora lottare per
il terzo posto. Questo fa sicuramente una grande differenza, ma
allo stesso tempo non significa che tutti finiscano la gara
davanti a me". Infine qualche considerazione sul percorso: "non
è molto tecnico e al contrario, ci sono molti rettilinei e curve
veloci risponde -, ma può andarmi bene. Forse poteva essere
un po' più lungo, ma la mia arma è l'aerodinamica e qui tornerà
utile. Poi questo percorso, anche se bellissimo non è del
tutto privo di pericoli. Il fondo stradale è pessimo nei primi e
negli ultimi cinque chilometri. Per un evento del genere pensavo
che lo avrebbero asfaltato, ma non è così".
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