"Tirare la volata alle
multinazionali è di sinistra? Ridurci come quelli che girano in
bici con i zaini sulle spalle per portare da mangiare è una
politica di sinistra? Perché a questo ci vuole ridurre
l'amministrazione". L'accusa arriva dai sindacati dei tassisti
bolognesi e dalle due principali cooperative, Cotabo e Cat, che
in conferenza stampa replicano al Comune di Bologna sui
principali temi di scontro tra la categoria e l'amministrazione:
aumento tariffario, qualità del servizio, licenze.
Ascom, Confartigianato, Cna, Uiltrasporti, Unica Taxi e Uritaxi
chiedono di riprendere il confronto sindacale: "Siamo un
servizio pubblico e vogliamo un buon servizio, ma serve il
dialogo con l'amministrazione comunale", sottolineano. Invece
"stiamo subendo il fatto che le cose vengono fatte in modo
unilaterale e questo non va bene".
Che le cose non funzionino lo dicono anche i tassisti: "Siamo i
primi a prendere atto che ci sono dei problemi, che
l'organizzazione del servizio va cambiata ed è basata su quando
Bologna aveva i fine settimana morti e si lavorava solo sui
giorni feriali", ammettono.
Tuttavia, per la categoria, ci sono aspetti che non dipendono
dai taxi a partire dai mille cantieri: "È di cattivo gusto
lamentarsi da parte dell'amministrazione in questo momento",
sottolineano. Poi c'è il tema dell'aeroporto, destinatario di
frequenti dirottamenti di voli che dovrebbero atterrare altrove
e arrivano spesso fuori dagli orari di funzionamento del
trasporto pubblico: "Le centrali vengono avvisate mezz'ora prima
e non ci sono mezzi alternativi, l'Aeroporto non ha pullman".
C'è il tema dei rincari delle tariffe, "ne abbiamo bisogno"
perché i costi sono aumentati del 22%. E poi il bando per le
licenze, su cui è già stato depositato un ricorso al Tar e ne
arriverà un altro: "Nessuno era contrario, emetterle nelle
modalità con cui le hanno emesse hanno portato le categorie a
fare ricorso".
C'è anche chi, come la Uiltrasporti, chiede le dimissioni
dell'assessora alla mobilità Valentina Orioli. Ma la maggioranza
delle sigle non è d'accordo: "Chiediamo semplicemente rispetto e
coinvolgimento nelle decisioni".
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