"Sul concordato preventivo biennale
dobbiamo tener presente che le commissioni parlamentari, sia le
due Finanze cioè Camera e Senato, sia le due Bilancio Camera e
Senato, hanno audito il mondo delle imprese, delle associazioni
di categoria come Confcommercio, Confartigianato, Cna, il mondo
delle professioni. Loro hanno tutta una serie di suggerimenti
per dare più appeal a questo provvedimento e il governo sarà più
attento alle loro istanze, da quello che abbiamo sentito dalle
associazioni di categoria può funzionare il meccanismo apponendo
dei correttivi come ad esempio dei meccanismi di flat tax
incrementale". Così il viceministro all'Economia, Maurizio Leo a
24 Mattino su Radio 24. "Questo è un tema su cui si può
ragionare, sui cui il consiglio dei ministri in particolare
potrà riflettere, ovviamente questo meccanismo tutto è meno che
un condono. Stiamo parlando di una flat tax su ciò che è un
incremento rispetto alle posizioni 2023. Da questo punto di
vista è un qualcosa che secondo me può funzionare e può rendere
di maggior gradimento questa disciplina per i contribuenti, per
le partite Iva. Sappiamo che i soggetti interessati tra
forfettari e soggetti che applicano gli indici sintetici di
affidabilità fiscale sono circa 4 milioni e mezzo. In questo
modo io penso che questo provvedimento possa andare a buon fine
e creare le risorse per abbassare la pressione fiscale, perché
il nostro obiettivo è prendere delle risorse da questo
concordato per abbassare il carico fiscale per il ceto medio, è
questa la strada da percorrere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA