"Prorogare il termine dell'entrata in
vigore delle nuove competenze dei giudici di pace, oggi fissato
al novembre 2025, momento a partire dal quale una consistente
fetta di contenzioso passerà dalle aule di tribunale ai giudici
onorari, che hanno i propri ruoli già sovraccarichi". E,
intanto, affrontare le criticità e i disservizi che "affliggono
gli uffici del giudice di pace di ogni parte d'Italia". La
richiesta al ministro della Giustizia Carlo Nordio arriva
dall'Aiga, l'Associazione che rappresenta i giovani avvocati,
che ha messo sul tavolo anche una serie di proposte per
affrontare "la più grande emergenza del comparto".
Tra le altre, trasferire alla professione forense l'emissione
delle ingiunzioni di pagamento, liberando la giustizia di pace
dal peso di questi procedimenti, demandare alle regioni
l'organizzazione della giustizia di pace per sopperire alla
carenza di personale amministrativo e attribuire agli avvocati
una gran parte delle competenze oggi affidate agli ufficiali
giudiziari.
Inoltre l'Aiga chiede di "privatizzare" gli uffici di notifiche,
esecuzioni e protesti, affidando le loro competenze ad un libero
professionista come in altri Paesi. "Questa iniziativa, se
concretizzata - afferma il presidente Carlo Foglieni -
consentirebbe di ricollocare molti operatori del comparto
giustizia, presso gli uffici dei giudici di pace e dei
tribunali, senza alcun aggravio per la spesa pubblica".
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