"La trasformazione del commercio
in Umbria emerge con chiarezza, nei suoi contorni ben definiti,
dal report dell'Ente camerale. Come emerge anche che, nel 2024,
si registra una battuta d'arresto, dopo la crescita degli anni
scorsi, nell'occupazione delle imprese commerciali in provincia
di Perugia, che manda in negativo il bilancio regionale,
nonostante l'aumento registrato in provincia di Terni": lo
rileva Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio
dell'Umbria. "Bisognerà vedere se si tratta della fine della
coda della forte ripresa post Covid e la conseguente
decelerazione della crescita economica e dei consumi, oppure di
una fase di riassetto del settore. O di entrambe le cose
insieme" sostiene in una nota diffusa dall'ente.
"Il punto strategico chiave - sostiene Mencaroni - è
comunque, a livello regionale umbro, una programmazione che
accompagni tale trasformazione garantendo la libera concorrenza
ma tutelando anche alcuni presidi, a partire dagli esercizi
commerciali di prossimità, che rivestono in molte realtà umbre
un ruolo sociale insostituibile e che, lasciati a se stessi,
determinano con la loro rarefazione problemi sociali, in
particolare per gli anziani e altre categorie fragili, minando
la coesione sociale e la vivibilità dei territori. Come, questo
senso, è fondamentale una pianificazione urbanistica che porti a
concretizzare l'obiettivo 'La città a 15 minuti', ossia un
modello di pianificazione urbanistica che abbia come obiettivo
quello di migliorare la qualità della vita delle persone dando
loro modo di gestire al meglio tempo e risorse. Su questo in
Umbria c'è ancora molto da lavorare".
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