Un mercato più integrato, un nuovo
Startup Act che permetta più indipendenza e libertà per le
imprese italiane ed europee e maggiori investimenti pubblici e
privati per il trasferimento di tecnologia tra Paesi Ue. Sono
queste le richieste rivolte al governo italiano e all'Europa
dagli organizzatori della Rome Startup Week che si svolgerà al
Gazometro il 19 e 20 settembre
"Non esistono Imprese innovative o tradizionali ma solo
imprese rinnovabili - ha detto in apertura Agostino
Scornajenchi, Ad e DG di CDP Venture Capital. Per lo sviluppo
del Paese dobbiamo introdurre nell'ecosistema industriale delle
novità, ricominciare a pianificare iniziative imprenditoriali
che però devono essere supportate da importanti investimenti
pubblici. Dobbiamo soprattutto guardare alle nuove imprese per
il contributo industriale, e non finanziario, che possono dare:
i nostri giovani devono aspirare a creare o entrare nelle
Startup e non in banca - ha concluso Scornajenchi"
"Le nostre famiglie investono circa 180.000 euro per ogni figlio
dalla nascita ai 18 anni, senza considerare l'Università. Poi
purtroppo vanno all'estero per lavorare e formare le loro
famiglie: questo è un trend che dobbiamo fermare - ha detto
Gianluigi De Palo, Presidente Fondazione per la Natalità. Per
fare ripartire l'Italia serve una nuova primavera demografica
che non sarà mai possibile senza una spinta decisa
sull'innovazione".
A dare una ricetta per una leadership italiana nell'Industria
dell'innovazione anche Francesco Caio: "Dobbiamo darci almeno 2
priorità: Governance, per incoraggiare la creazione di nuove
Startup; Formazione, per innestare un percorso di vocazione e
insegnare ai giovani che esiste un nuovo modo di fare impresa".
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