Oggi 267 navi da crociera (il 94%
delle unità e il 96% dei posti letto) nel mondo sono in grado di
produrre acqua dolce a bordo. E una grossa fetta, 172 (quasi il
60% della flotta) può arrivare a prodursi fino al 100% del
fabbisogno. E' uno dei dati che emergono dall'annuale Global
cruise industry environmental technologies and practices
presentato da Clia, l'associazione internazionale delle
compagnie crocieristiche, sulla base dei numeri delle 45 aziende
aderenti che con 330 navi rappresentano, in termini di posti
letto, il 90% del totale della flotta crocieristica (445 navi).
Sempre in tema di ambiente, secondo il report, oggi 225 navi
e cioè l'80% del totale (+11% sul 2023 e +65% sul 2018) sono
equipaggiate con sistemi avanzati di trattamento delle acque
reflue che superano i requisiti dell'allegato IV della
Convenzione Marpol. "E hanno prestazioni migliori degli impianti
di trattamento di molte città costiere" aggiunge una nota di
Clia, spiegando che "come parte del loro più generale obiettivo
di sostenibilità, le compagnie crocieristiche si sono impegnate
a non scaricare acque reflue non trattate in nessuna parte del
mondo"
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