Il Comitato di gestione
dell'Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e
Ionio, presieduto da Andrea Agostinelli, al quale ha preso
parte, per la prima volta, anche Natale Polimeni, nuovo delegato
dal Comune di Gioia Tauro, si è riunito oggi per discutere il
Documento di pianificazione energetica e ambientale, la
variazione all'assestamento del Bilancio 2024, la variazione del
Pot e l'adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore del
porto di Gioia Tauro.
La riunione è stata aperta dalla illustrazione e successiva
approvazione all'unanimità del Documento di pianificazione
energetica ed ambientale finalizzato - che punta ad una
riduzione dei consumi del 39% delle emissioni di Co2 -, è
scritto in una nota, "a rendere più strutturato il percorso
intrapreso dall'Ente verso la realizzazione di un modello di
sviluppo portuale e logistico sostenibile nel processo di
transizione energetica, ambientale e digitale. Si tratta di un
documento strategico che, in ossequio alla normativa nazionale
ed europea, definisce la pianificazione di interventi e misure
che valorizzino l'interdipendenza fra i fattori economici,
sociali ed ambientali nel concreto sviluppo circolare ed
ecosostenibile dei cinque porti interni alla circoscrizione
dell'Ente".
Tra gli altri punti all'ordine del giorno, dopo aver
comunicato l'avvenuta approvazione del rendiconto generale del
Bilancio 2023 da parte del ministero delle Infrastrutture, il
Comitato ha approvato all'unanimità l'assestamento di Bilancio
2024 che ha cristallizzato una variazione, in entrata ed uscita,
di circa quattro milioni di euro. Dalla illustrazione della
variazione ne è quindi derivato un assestamento in entrata pari
a 76 milioni, mentre le uscite hanno valore complessivo di circa
98 milioni di euro, determinando così un disavanzo di 21 milioni
coperto mediante l'utilizzo di parte dell'avanzo di
amministrazione pari a 127 milioni di euro. Tra le attività
finanziate, attraverso la variazione, l'implementazione del
servizio di Port Community System per un milione di euro, mentre
2,8 milioni di euro sono stati destinati ai lavori di
manutenzione straordinaria lungo la banchina alti fondali e al
consolidamento tra il raccordo della banchina e il piazzale
portuale dello scalo di Gioia Tauro. Inoltre, nel porto di
Crotone sono stati pianificati 163 mila euro per la
predisposizione del piano dei sedimi propedeutico ai lavori di
dragaggio.
È stata approvata all'unanimità la variazione al Piano
triennale delle opere (Pot) nel quale sono stati descritti e
pianificati i lavori di ampliamento del piazzale retrostante la
banchina di ponente lato nord e la realizzazione di bitte
tempesta al fine di garantire la sicurezza della navigazione,
anche, nel corso delle operazioni di manutenzione delle navi nel
momento in cui sarà installato il bacino di carenaggio. Nel
contempo, è stato approvato all'unanimità anche l'Adeguamento
tecnico funzionale al Piano regolatore del porto di Gioia Tauro,
già approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici,
finalizzato al completamento della banchina nord attraverso una
riprogrammazione del valore di 3 milioni di euro di interventi
lungo le aree limitrofe e la riqualificazione degli ormeggi
lungo la banchina nord, recentemente ultimata e inaugurata.
Tra i punti all'ordine del giorno riguardanti gli atti
concessori, in ossequio alla sottoscrizione dell'Accordo di
programma quadro, in occasione del Let Expo di Verona del 9
marzo 2023, tra l'Autorità di sistema e il terminalista Automar,
"interessato da uno spiccato sviluppo delle proprie attività,
sono stati approvati - prosegue la nota - tre atti concessori a
maggioranza dei membri del Comitato di gestione. Di questi, due
avranno una durata quadriennale e ricadono, rispettivamente, in
un'area di 64mila metri quadrati e in un'area di 16mila metri
quadrati, mentre una terza concessione, integrata nell'attuale
area del terminal Automar, avrà la stessa durata dell'originario
atto concessorio e quindi è estesa al 2032".
A conclusione della riunione Agostinelli, nel ringraziare i
membri del Comitato di gestione, ha illustrato loro la volontà
di coinvolgerli nella stesura del prossimo Piano operativo
triennale, invitandoli ad una specifica riunione che si terrà ad
ottobre. L'obiettivo è quello di illustrare gli interventi che
l'Ente intende inserire al suo interno e, nel contempo, di
ascoltare le loro istanze, al fine di definire una
programmazione che dia risposte concrete agli indirizzi
condivisi di sviluppo degli scali portuali e di riflesso dei
relativi territori.
Attraverso il Documento di pianificazione energetica ed
ambientale (Deasp), l'Autorità di sistema, è scritto nella nota,
"rende più strutturato il percorso intrapreso dall'Ente verso la
realizzazione di un modello di sviluppo portuale e logistico
sostenibile nel processo di transizione energetica, ambientale e
digitale. Il Deasp, è scritto nella nota, "è stato definito nei
contenuti e nelle metodologie attraverso l'emanazione di Linee
guida specifiche, che hanno consentito di sviluppare una
valutazione attuale e prospettica del fabbisogno energetico
dell'intero sistema portuale, fornendo gli strumenti per
garantire nel tempo una concreta sostenibilità ambientale, a
parità di qualità dei servizi offerti, attraverso
l'individuazione di soluzioni tecniche e organizzative
innovative legate all'approvvigionamento e all'uso
dell'energia".
Complessivamente, attraverso l'attuazione di tutti gli
interventi energetico-ambientali e l'attuazione delle misure, è
prevista la riduzione dei consumi del 39% delle emissioni di
Co2.
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