"Persone, infrastrutture e flotte
sono le tre priorità su cui ci concentreremo per mettere al
centro la competitività del settore dell'economia del mare".
Mario Zanetti parla come delegato del presidente di
Confindustria per l'Economia del mare oltre che come presidente
di Confitarma (la confederazione degli armatori italiani) e
amministratore delegato di Costa Crociere dal palco del convegno
sull'Economia del mare organizzato dal Sole 24 Ore a bordo di
Costa Smeralda nel porto di Genova. Sulle persone "vogliamo
continuare a investire" dice Zanetti "continuare a formare, a
semplificare la vita per l'accesso alle professioni legate
all'economia del mare e continuare a lavorare per la sicurezza
di chi lavora in mare". Per quanto riguarda le infrastrutture
"serve un approccio collaborativo e integrato alle
infrastrututre dell'economia del mare che vanno modrnizzate e ne
vanno anche pensate, progettate e realizzate di nuove, che
abbiano i porti come nodo fondamentale: non più come elemento
foglia, ma come elemento centrale attorno ql quale le altre
infrastrutture possono ruotare e svolgere un ruolo". Sulle
flotte c'è il tema della transizione green: "un nodo
fondamentale ma lo è altrettanto dire chiaramente che si tratta
di un gioco di squadra che non possiamo giocare da soli. Serve
anche il contributo del settore pubblico se vogliamo raggiungere
gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati al 2030 e
2050". Significa fra l'altro supportare le autostrade del mare
per spostare traffico dalle strade al mare. "Il supporto odierno
per le autostrade del mare in Italia è di 1,5 euro per
chilometro. Se guardiamo ai nostri competitor questo contributo
in Spagna sale a 13 euro. E questo comporta benefici non solo
per l'economia del mare ma anche per l'alleggerimento dei
traffici su altre infrastrutture".
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