"No all'Unione Europea che si riarma,
no alla difesa comune, la sicurezza è nel ripudio della guerra.
L'effetto 'Serra' nuoce alla pace". Con queste parole d'ordine
Potere al Popolo, assieme ad alcuni movimenti studenteschi, ha
organizzato la contro-piazza per opporsi alla manifestazione per
l'Europa prevista sabato 15 marzo nella Capitale. I movimenti
chiamano così a raccolta i militanti dando appuntamento sempre
per il 15 marzo a Roma, a piazza Barberini. La mobilitazione è
appunto in opposizione a quella lanciata da Michele Serra, a cui
hanno aderito diverse realtà, tra associazioni e partiti.
"Gli eventi delle ultime settimane segnano un cambio epocale
che scuote le coscienze di tutte e tutti. Di fronte agli
stravolgimenti negli equilibri tra le due sponde dell'Atlantico,
la classe dirigente europea sceglie di indossare l'elmetto:
gettando nuova benzina sul conflitto in Ucraina, sulla pelle
delle popolazioni locali. Von Der Leyen, i governi nazionali e
(quasi) tutti i leader dei principali partiti colgono
l'occasione per accelerare la conversione bellica dell'economia,
il dirottamento delle risorse destinate alla spesa sociale in
favore della spesa militare, la militarizzazione della società.
Un inasprimento delle condizioni di vita dei popoli di tutto il
continente, in continuità con le politiche antipopolari portate
avanti da decenni attraverso i trattati UE e con la vocazione
bellicista dimostrata con l'invio di armi sui fronti di guerra.
Il costo dell'economia di guerra sarà pagato dai popoli e in
particolare dal nostro Sud", ha scritto sui social Potere al
Popolo, spiegando le motivazioni del presidio di sabato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA