Si terrà mercoledì o giovedì
l'autopsia sul corpo di Carmine Gallo, l'ex superpoliziotto
morto ieri mattina nella sua casa nel Milanese mentre era agli
arresti domiciliari nell'ambito dell'indagine su una presunta
rete di cyber spie che ruotava attorno alla Equalize di Enrico
Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera sospeso.
Anche se al momento non ci sono dubbi che Gallo sia morto per
un infarto, il pm di turno Giancarla Serafini ha disposto, in
via prudenziale, l'esame autoptico - per il quale è necessario
aprire un fascicolo - per non lasciare alcuna ombra su questa
morte improvvisa. Tant'è che sono previsti anche gli
accertamenti tossicologici.
Ieri nell'abitazione di Garbagnate Milanese, dove Gallo
viveva, i carabinieri hanno fatto una serie di rilievi.
Il pm della dda Francesco De Tommasi, che con il collega
della Dna Antonio Ardituro coordina l'indagine sul gruppo di
Equalize, sempre con l'obiettivo di fugare ogni incertezza, ha
disposto il sequestro del cellulare che Gallo usava solo per
chiamare il suo avvocato, Antonella Augimeri, quello della
moglie, alcuni farmaci e del cibo.
La posizione dell'ex super poliziotto a questo punto verrà
stralciata dall'inchiesta sulla rete di presunte spie e verrà
archiviata.
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