Sarà Gorizia, intesa come "luogo
in cui costruire le basi per una pace giusta e duratura", a
ospitare il prossimo 13 maggio l'edizione speciale 2025 del
Festival del Cambiamento, forum annuale su temi legati al
cambiamento della società e dell'economia con il coinvolgimento
del territorio e del sistema imprenditoriale, "per favorire
l'elaborazione di proposte e idee innovative per orientare il
futuro dell'Italia".
L'iniziativa "Gorizia - città della pace giusta" è stata
presentata oggi nella sede della Regione a Trieste ed è promossa
da Camera di commercio Venezia Giulia, in partenariato con The
European House Ambrosetti. In quattro sessioni si andranno a
delineare gli scenari dei conflitti nel mondo e le relative
ripercussioni economiche e sociale; saranno proposte riflessioni
sulla pace giusta e poi un focus con giornalisti inviati nelle
aree di guerra, coordinato da Fausto Biloslavo. Attesi, tra gli
altri, Lorenzo Cremonesi, Fabio Tonacci, Stefania Battistini,
Andrea Romoli.
"Dobbiamo superare la propaganda della guerra e della pace -
ha esortato il presidente del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga - dobbiamo porci degli interrogativi in
modo serio, non fare le tifoserie" pro pace o pro guerra, "ma
cercare di capire come tutelare, perché stiamo parlando di vite
umane che vengono spezzate, e come raggiungere un obiettivo che
non può esser dire 'arrendiamoci a prescindere'. Serve grande
equilibrio".
Gorizia, è stato quindi spiegato, è un'opportunità unica per
invitare i massimi esperti mondiali a un confronto sui temi
della guerra e della pace: per il suo passato e per il suo
presente "a tutto titolo Gorizia può e deve essere un centro di
importanza per discutere la pace giusta", ha sottolineato il
presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti.
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