"Il nostro patrimonio è la tutela
fondamentale dei nostri iscritti", cioè della platea degli
avvocati aderenti alla Cassa forense: ad affermarlo il
presidente dello stesso Ente pensionistico professionale Valter
Militi questa mattina, ascoltato dalla Commissione parlamentare
per il controllo degli Enti di previdenza, nel quadro
dell'indagine che l'organismo bicamerale sta effettuando sulle
politiche di investimento del settore vigilato.
La consistenza dei beni amministrati, al 31 dicembre scorso, "è
pari ad oltre 17,5 miliardi di euro a valori di bilancio",
mentre a valori di mercato "è di un paio di miliardi superiore",
ha affermato, sostenendo, poi, che "cresciamo, come patrimonio,
e cresciamo, se andiamo a verificare come stavamo dieci anni
fa", giacché allora, ha rammentato Militi, "il nostro patrimonio
era pari a 7 miliardi di euro. Ogni anno c'è un utile di
esercizio importante: quest'anno è stato di un miliardo e 400
milioni di euro". L'utile di esercizio, ha spiegato dinanzi ai
parlamentari il presidente di Cassa forense, "è composto da due
voci: un saldo previdenziale positivo, rapporto favorevole fra
iscritti attivi e pensionati, che consente all'Ente di
riscuotere contributi pensionistici nettamente superiori alle
uscite" per prestazioni. E ciò, ha incalzato, "significa mettere
da parte delle risorse per periodi in cui tale rapporto" fra
avvocati contribuenti attivi e professionisti in quiescenza
"funzionerà in maniera diversa". Militi, a seguire, ha
evidenziato come "la seconda voce di entrate" che compone il
saldo positivo "deriva dal rendimento del nostro patrimonio",
frutto di operazioni con "livello di rischio non elevato".
L'audizione è stata, infine, occasione per ricordare come il
regolamento governativo sugli investimenti delle Casse (la cui
uscita era prevista dagli uffici del ministero dell'Economia,
sentito quello del Lavoro e la Covip, entro il 30 giugno 2023,
ndr) "è ancora in una fase di gestazione", tuttavia l'Ente degli
avvocati "si è dotato di strumenti adeguati" in merito alle
operazioni finanziarie, per "garantire agli iscritti e al
sistema la maggiore robustezza e trasparenza possibili" per la
gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare, attraverso "una
serie di regole che ci siamo dati", ha concluso.
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