"Attraverso i private equity, i
private debt e i fondi infrastrutturali sottoscritti la Cassa
forense contribuisce all'economia reale italiana e alla sua
crescita attraverso gli investimenti in start up innovative e in
Piccole medie imprese Innovative, rispettivamente per 4,4 e 30,7
milioni di euro", per un ammontare totale di 35,1 milioni: lo si
legge nel documento che l'Istituto pensionistico degli avvocati
ha inviato alla Commissione parlamentare per il controllo degli
Enti previdenziali pubblici e privati, in occasione
dell'audizione che il presidente Valter Militi ha tenuto questa
mattina. La Cassa forense, recita ancora la memoria, "ha scelto
di delegare la gestione immobiliare apportando i propri stabili
(al di là di quelli definiti strumentali) ad un proprio fondo
immobiliare appositamente costituito" ed "il fondo Cicerone è
stato istituito a seguito dell'aggiudicazione, avvenuta il 27
settembre 2013, della gara indetta per l'assegnazione di un
fondo destinato sia alla gestione del patrimonio immobiliare
della Cassa, sia all'implementazione dell'asset class
immobiliare".
Ad oggi, nel complesso, oltre il 60% degli immobili della Cassa
professionale "risulta essere situato in Italia, per un valore
di circa 1,27 miliardi, di cui 53,1 milioni circa relativi agli
immobili diretti cosiddetti 'strumentali' (principalmente la
sede dello stesso Ente), 966 milioni circa riferiti agli
immobili investiti attraverso il fondo Cicerone comparto uno, e
247 milioni circa riguardanti investimenti immobiliari degli
altri fondi sottoscritti".
La memoria sottoposta da Militi ai parlamentari mette in luce,
infine, i "rilevanti investimenti in immobili situati in Francia
per circa 230,5 milioni, Germania per circa 166,7, Paesi Bassi
per circa 113,4, Belgio per circa 86,6 e Regno Unito per circa
85,9 milioni".
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