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ANSAcom - In collaborazione con Sanofi
A un anno esatto dall'approvazione all'unanimità da parte del Parlamento della legge n. 130/2023, che ha istituito in Italia - primo Paese al mondo - uno screening per il diabete di tipo 1 e la celiachia nei bambini, è quasi tutto pronto per il varo del programma. Dall'approvazione della legge un progetto pilota in quattro Regioni ne ha confermato la fattibilità ed entro il prossimo anno sarà possibile estenderlo su scala nazionale. L'annuncio è stato dato oggi presso la Sala Giacomo Matteotti della Camera dei Deputati, dove è stato presentato il White paper "Screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia".
"I primi dati sul programma nazionale di screening per rilevare la predisposizione genetica al diabete di tipo uno e alla celiachia confermano la straordinaria ed essenziale importanza della legge 130 approvata esattamente un anno fa dal Parlamento", ha affermato il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè. "Le indagini svolte a campione in quattro Regioni, che saranno la base per avviare lo screening su base nazionale, dicono al di là di ogni ragionevole dubbio come grazie allo screening siano stati intercettati numerosissimi casi destinati altrimenti ad essere sconosciuti, con conseguenze probabilmente gravi o gravissime per gli interessati".
Dalla prima fase del progetto, che ha coinvolto quasi 4 mila bambini, è infatti emerso che lo 0,8% dei bambini tra i 2 e i 10 anni sono a rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 e il 2,9% è a rischio celiachia. I test di screening hanno infatti mostrato che possiedono gli autoanticorpi caratteristici di queste patologie.
Il piano per lo screening è stato dotato di un investimento di 3,85 milioni di euro all'anno per il biennio 2024-2025 e di 2,85 milioni di euro annuali a partire dal 2026. L'iniziativa punta a evitare ai bambini le complicanze legate a una diagnosi tardiva. Nel caso del diabete di tipo 1, per esempio, ridurre il rischio di chetoacidosi diabetica, spesso la prima manifestazione clinica della malattia; per la celiachia, evitare complicanze come ritardi della crescita e pubertà ritardata.
La messa a punto dello screening, tuttavia, richiede ancora degli interventi, identificati dal White paper presentato oggi.
Il documento rientra nel progetto Diabetes Type 1 Vision of Screening (D1VE), realizzato da Sanofi in collaborazione con Utopia, ed è frutto della collaborazione tra esperti di sanità, endocrinologia pediatrica, diabetologia e rappresentanti delle associazioni di pazienti.
"La legge 130/2023 ha reso l'Italia Paese capofila nel dotarsi dello strumento dello screening e questo, deve essere per noi motivo di grande orgoglio", dice Alessandro Crevani, general manager Business Unit General Medicines Italy & Malta di Sanofi. "È anche un traguardo significativo per la nostra azienda, che ha messo l'immunologia al centro della propria strategia di ricerca e sviluppo. Da luglio dell'anno scorso abbiamo istituito un'area dedicata all'immuno-diabetologia, con l'ambizioso obiettivo di trasformare radicalmente in futuro il trattamento del diabete di tipo 1, ritardandone l'esordio e con l'ambizione dataci dalla nostra pipeline di arrivare un giorno ad impedirlo del tutto", conclude Crevani.
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