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ANSAcom - In collaborazione con Sanofi
Lo screening per la diagnosi precoce, in una fase non ancora sintomatica, del diabete di tipo 1 nei bambini, il cui avvio è previsto per il prossimo anno, può avere un impatto enorme sulla vita dei più piccoli. “Dietro l’angolo ci sono farmaci veramente efficaci nel dilazionare il diabete di tipo 1. Nel 2022, l'Fda ha approvato il teplizumab un anticorpo monoclonale in grado di ritardare l’insorgenza di alcuni anni. Sarà sottoposto a Ema, speriamo di averlo e utilizzarlo nei prossimi anni in Italia”. È quanto ha affermato Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana diabetologia (Sid), a margine della presentazione del White paper "Screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia” presso la Sala Giacomo Matteotti della Camera dei Deputati. In attesa dei nuovi farmaci, lo screening già oggi può avere ricadute importantissime. “Permette l’identificazione dei soggetti che con quasi certezza svilupperanno la malattia di lì a pochi anni e ciò consente di evitare la diagnosi in chetoacidosi, che è una complicanza grave che richiede spessissimo il ricovero in ospedale e mette in serio rischio la vita del bambino”, spiega Buzzetti. Inoltre, avere in anticipo la diagnosi di diabete di tipo 1 ha un risvolto psicologico positivo: “È possibile preparare i bambini e le famiglie, c’è modo di metabolizzare il problema e mettere in atto interventi di educazione alimentare, all’esercizio fisico e alla terapia insulina”, conclude.
ANSAcom - In collaborazione con Sanofi
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