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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
E' l'azienda universitaria
ospedaliera di Padova il centro di riferimento in Italia, ed uno
dei massimi in Europa, per il trattamento e la cura del cancro
dell'esofago. Lo dimostrano i dati presentati dalla Chirurgia
Generale 1 dell'ospedale patavino, diretta dal prof Michele
Valmasoni (subentrato a Stefano Merigliano). La chirurgia
dell'esofago è nata proprio qui, a Padova, nel 1980: finora sono
stati trattati con successo seimila i pazienti per tumore
dell'esofago, ed eseguiti 3.500 interventi di chirurgia, la
maggior parte con tecnica mini invasiva.
Il bilancio dell'attività è stato illustrato dal direttore
generale dell'azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben. L'unità
diretta da Valmasoni è anche centro regionale di riferimento, e
centro europeo di riferimento nell'ambito delle malattie rare.
Quello dell'esofago è un tutore particolarmente impattante,
con 2.400 casi all'anno in Italie e circa 1.900 decessi. Si
tratat quindi di una patologia ancora con alta mortalità, e con
un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 12% nei maschi, del 17%
nelle donne. "Oggi almeno l'80% delle esofagectomie - ha
ricordato Valmasoni - sono totalmente mini invasive". Inoltre,
su impulso della direzione aziendale "si stanno sviluppando
nuovi protocolli per migliorare il ricovero post intervento nei
tumori di esofago e stomaco". Non solo: l'unità della Chirurgia
Generale 1 di Padova ha anche sviluppato la procedura organ
sparing', che consente di ricostruire un tratto dell'organo e
garantire una migliore qualità di vita al paziente.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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