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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
È partito sui primi trenta pazienti
il nuovo servizio in Geriatria B dell'ospedale di Borgo Trento a
Verona di "medication review e deprescribing", studio
sperimentale che mira a ridurre la quantità di medicine in
pazienti anziani ospedalizzati.
Riguarderà circa 1.500 pazienti all'anno che rispettano i
criteri di età superiore ai 65 anni; assunzione di almeno 5
terapie farmacologiche croniche (polifarmacoterapia);
aspettativa di vita di almeno 6 mesi.
I docenti Mauro Zamboni, direttore di Geriatria B, e Gianluca
Trifirò, farmacologo clinico, hanno avviato il progetto pilota
da estendere anche alle Rsa. "Si considera anche l'inerzia
terapeutica - spiega Zamboni - con farmaci iniziati 10/15 anni
prima e prolungati per tutta la vita anche quando l'indicazione
non è più la stessa. Inoltre, c'è il rischio di reazioni
avverse. E' una visione più moderna della medicina geriatrica,
veramente focalizzata sul paziente nel suo insieme".
I dati dei primi trenta pazienti sono già stati pubblicati in
uno studio che ha coinvolto le 12 principali società
scientifiche nazionali di Geriatria, Medicina interna, Medicina
generale e Farmacologia. La medication review è attuata in
quattro fasi dal gruppo di lavoro multidisciplinare con
valutazione del paziente, dell'appropriatezza delle terapie,
aggiornamento delle prescrizioni, monitoraggio con follow-up
telefonico o ambulatoriale. Per Trifirò "oggi in Italia non ci
sono progetti così strutturati tra la farmacologia clinica e la
geriatria. Ridurre il numero delle prescrizioni significa
ridurre la spesa farmaceutica ma soprattutto i tempi di degenza
e il rischio di mortalità per i soggetti più fragili. I benefici
importanti sono sugli esiti clinici del paziente".
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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