La guardia di Finanza di Venezia
ha scoperto un'evasione fiscale per 1,7 milioni di euro di
ricavi non dichiarati e oltre 340.000 euro di IVA evasa,
segnalando all'autorità giudiziaria lagunare il rappresentante
legale di un'azienda operante nel settore dell'e-commerce e
specializzata nella vendita di cucine industriali ed
attrezzature professionali.
In particolare, i finanzieri hanno accertato come l'indagato
avesse formalmente delocalizzato la sede dell'impresa in uno
Stato dell'est-Europa ai soli fini di un risparmio d'imposta,
dato che, di fatto, l'azienda ha mantenuto il proprio centro di
interessi nel veneziano. E' stato così ricostruito il disegno di
esterovestizione societaria, secondo il quale tutte le attività
d'impresa sarebbero state svolte, di fatto, in Italia,
sottraendole al regime fiscale nazionale, in danno dell'economia
locale e delle imprese che operano nella legalità. E' stato
inoltre verificato come sia i fornitori che i clienti
dell'impresa (che commercializzava i beni prevalentemente via
web) fossero esclusivamente italiani, constatando che la merce
acquistata e rivenduta dalla società non fosse mai transitata
attraverso il territorio est-europeo, sebbene la documentazione
esaminata ne certificasse il contrario.
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