Chiara Jaconis, la 30enne morta a
Napoli per la caduta di una statua era originaria di Padova,
dove aveva frequentato il liceo Fermi. Dopo la maturità aveva
studiato economia all'università di Venezia. Poi la carriera
all'estero: master specialistici in management nel settore del
fashion, tra Londra, Torino e Parigi, l'avevano portata nella
capitale francese, dove aveva lavorato per grandi nomi della
moda mondiale. Negli ultimi anni, i marchi Moncler e Givenchy,
la maison Christian Louboutin, e dal 2022, il gruppo Prada. Nel
suo profilo professionale si definiva «appassionata, affidabile,
grande lavoratrice» e amante della cultura francese. Tra le sue
passioni, spiegava, il settore della moda di lusso, il cibo
salutare, l'attività fisica.
"La scomparsa di Chiara, in modo così assurdo e tragico,
colpisce tutta la nostra comunità. Lei e la sua famiglia alla
quale esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza, sono molto
conosciuti e stimati in città; tutti abbiamo sperato e pregato
perché, nonostante l'evidente gravità delle ferite, l'epilogo di
questo incredibile incidente fosse diverso, anche grazie
all'instancabile impegno dei sanitari". E' la posizione del
sindaco di Padova Sergio Giordani. "Dedichiamo un minuto del
nostro tempo alla memoria di Chiara così prematuramente
strappata alla sua gioventù e alla vita - conclude - durante un
felice momento di vacanza e facciamo sentire a tutta la sua
famiglia il nostro sostegno"
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