Continua la crescita
dell'occupazione nell'artigianato della provincia di Vicenza nel
primo semestre dell'anno. Lo rileva l'ultima indagine
dell'Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, che ha coinvolto
1.720 micro e piccole imprese che occupano 10.720 dipendenti.
Dai dati emerge un +1,4% di dipendenti, maggiore di quella
registrata a fine 2023 (+1%) e in linea con il +1,4% osservato a
giugno 2023. Anche la dinamica delle imprese artigiane nei primi
sei mesi del 2024 fa registrare un +0,1%.
A trainare è l'area Alto Vicentino, con una crescita
dell'occupazione del +2,9% rispetto a giugno 2023, doppia
rispetto al dato provinciale. L'Ovest vicentino, con un +1,6%,
assieme all'area del Nord Est (+1,7%) registra una crescita
superiore alla media. Un leggero aumento anche nell'area di
Vicenza (+0,5%), dopo le contrazioni delle ultime due
rilevazioni, mentre nell'area Berica si registra un calo del
-1,2% rispetto a giugno 2023, in linea con il -1,3% registrato a
fine 2023.
Tra le attività economiche l'Alimentazione segna +5,2% in un
anno, Legno e arredo +3,7% e Trasporti e autoriparazione +3,4%.
Metalmeccanica, Chimica e Concia sono invariate, dopo un
progressivo rallentamento iniziato dal 2022, mentre la Moda
registra un -0,7% rispetto a giugno 2023. Il settore Benessere
mostra, per la seconda rilevazione consecutiva, una crescita
dell'occupazione (+2,6%), più che doppia rispetto al +1,1% a
fine 2023.
"I dati ci confortano - commenta il presidente di
Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion - e confermano
che l'artigianato, nonostante una congiuntura economica e
internazionale non certo tra le migliori, tiene. Soffre ancora
il comparto Moda che risente molto delle variazioni dei mercati
esteri, in primis francese, e che è impegnato in percorsi di
sostenibilità di filiera in definizione. Anche in questo senso
sarà importante una misura come Transizione 5.0. che amplifica
in chiave sostenibile innovazioni messe in campo con la
digitalizzazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA