Parte oggi una missione in Terra
Santa di Caritas Italiana e Servizio per gli interventi
caritativi per lo sviluppo dei popoli. "Si tratta innanzitutto
di portare un messaggio di vicinanza e solidarietà alla
popolazione stremata dal conflitto in corso, come anche di
ascoltare, condividere, vedere direttamente la complessità della
situazione in uno scambio diretto con i colleghi di Caritas
Gerusalemme e con le persone impegnate sul campo", affermano
Caritas e Cei.
Caritas Italiana ha il compito di tradurre in opere le
donazioni raccolte a seguito della colletta nazionale, indetta
in Quaresima dalla Conferenza episcopale italiana. La
delegazione farà tappa anche a Gerusalemme est, a Ramallah e a
Betlemme, e nel villaggio di "Nevé Shalom - Wahat as-Salam"
(Oasi di Pace) "creato congiuntamente da ebrei e arabi
palestinesi, accomunati dall'impegno nel lavoro di educazione
alla pace, all'uguaglianza e alla comprensione fra le due
popolazioni".
Il programma prevede incontri con rappresentanti della Chiesa
locale - tra cui il patriarca card. Pierbattista Pizzaballa -,
di varie istituzioni (politiche, scolastiche, universitarie) e
di realtà della società civile. "Tra gli obiettivi del viaggio -
spiegano ancora Caritas e Cei - la condivisione dei progetti in
corso e dei piani futuri di Caritas Gerusalemme, per rafforzare
la collaborazione presente e quella futura di lungo periodo. Si
prevede di operare in particolare per l'assistenza umanitaria a
Gaza e in Cisgiordania, nella riabilitazione e ricostruzione
socioeconomica post-conflitto - anche con lo sviluppo dei
pellegrinaggi e delle relazioni con le parrocchie palestinesi e
israeliane - e nello sviluppo di una cultura di pace e
convivenza, affinché il ricorso alla violenza non sia l'unica
prospettiva nella risoluzione dei conflitti". Partecipano alla
missione, che si concluderà giovedì 27 giugno, il direttore di
Caritas Italiana, don Marco Pagniello, il vicedirettore Paolo
Valente, il responsabile di Caritas Italiana per il Medio
Oriente, Danilo Feliciangeli, e don Gabriele Pipinato,
responsabile del Servizio per gli interventi caritativi per lo
sviluppo dei popoli della Cei.
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