Una "montagna digitale": è
l'obiettivo della Regione Valle d'Aosta nell'ambito del processo
di innovazione tecnologica. Il Consiglio Valle ha approvato (19
voti a favore e 16 astensioni), il piano pluriennale 2024-2026,
illustrato in Aula dall'assessore Luciano Caveri. Si compone di
due sezioni: l'Agenda digitale, ossia le strategie per
promuovere il processo di trasformazione digitale della Valle
d'Aosta; il piano triennale che presenta gli interventi concreti
attraverso i quali attuare l'Agenda digitale.
"Il digitale è una sfida democratica molto importante - ha
sottolineato Caveri - ma l'innovazione corre e nel momento in
cui le amministrazioni pubbliche decidono di cristallizzare la
loro attenzione su alcune tecnologie, c'è il rischio che queste
siano già superate. Per la realizzazione di questo Piano ci
siamo confrontati non solo con gli enti locali ma anche con i
diversi Dipartimenti della Regione e sono state presentate circa
95 progettualità, sintetizzate poi per trovare la copertura
finanziaria che avviene con risorse proprie delle
amministrazioni, del Pnrr e con altri fondi comunitari destinati
al settore del digitale. La Valle d'Aosta è capofila nella
Macroregione alpina proprio sul digitale e questo offre degli
spunti interessanti che ci hanno portati a pensare a una
'montagna digitale' come strumento utile per trovare un incastro
tra le cose che dobbiamo fare e le tecnologie a nostra
disposizione".
Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain) l'auspicio è che
"l'utilizzo del digitale nella pubblica amministrazione non
finisca per aumentare la pervasiva espansione della burocrazia:
da un lato la tecnologia consente di efficientare le filiere
della burocrazia, ma è importante che si tenga conto dell'utenza
e dell'effetto che le applicazioni e i progetti hanno su questa,
non solo in termini di praticità e semplificazione ma anche per
non aggravare i cittadini di ulteriori costi". Mauro Baccega
(Forza Italia) ha sottolineato "l'esigenza per la Regione di
avere un sito internet istituzionale migliorato nei contenuti e
nel sommario, ma soprattutto che ha bisogno di una governance al
fine di offrire un prodotto che sia comprensivo, attrattivo e
coerente". Perplessità sul tecno ottimismo assoluto
dell'Assessore" sono state espresse da Simone Perron (Lega Vda):
"L'esaltazione della tecnica come sovrana di questa epoca
implicherà delle conseguenze mai viste fino ad ora. Le giovani
generazioni sono invalidate dall'uso meccanico e continuo dei
cellulari e i deficit di disturbi dell'attenzione stanno
aumentando in maniera esponenziale a causa dell'utilizzo dei
dispositivi digitali".
Per Corrado Jordan (Union valdotaine) è necessario nei rapporti
tra pubblica amministrazione e cittadino "porre maggiore
attenzione nell'utilizzo di procedure che sviluppino le
potenzialità della tecnologia al fine di semplificarle e
soprattutto utilizzare i dati in possesso senza doverli
continuamente richiederli: il problema non è solo lo sviluppo
tecnologico, il problema è la capacità di fare innovazione, ma
per farlo occorre essere formati. Si tratta di un processo
culturale il cui percorso è iniziato, ma che deve essere
decisamente migliorato".
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