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Divario di genere sul lavoro, la Valle d'Aosta tra le più virtuose

Divario di genere sul lavoro, la Valle d'Aosta tra le più virtuose

Cresce presenza femminile ma non nei ruoli apicali delle aziende

AOSTA, 07 marzo 2025, 16:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per quanto riguarda il divario di genere sul lavoro la Valle d'Aosta è tra le regioni più virtuose in Italia. Dal 2019 a oggi la differenza tra tasso di occupazione maschile e femminile, pur rimanendo negativa, si è ridotta di 1,3 punti percentuali e si attesta a 7,3 punti percentuali, il più basso tra le regioni italiane. "Il contesto regionale - ha spiegato Dario Ceccarelli, capo dell'osservatorio economico e sociale della Regione Valle d'Aosta, che ha illustrato i dati assieme alla consigliera regionale di parità Katya Foletto - presenta dati certamente migliori rispetto al dato medio nazionale". L'indagine si riferisce all'occupazione nelle grandi imprese (con oltre 100 dipendenti) per il periodo 2022-2023 e fa riferimento a 72 aziende su 87. Dall'analisi emerge che dal 2019 il mercato del lavoro si caratterizza per una maggiore presenza delle donne, anche se continuano ad essere poche nei ruoli apicali, oltre a gap di stipendio e a un maggior ricorso al part-time. Complessivamente, a fine del 2023, le grandi aziende occupavano circa 9.000 dipendenti, di cui il 35 per cento donne, ovvero circa 3.200. Le imprese con più di 100 dipendenti sono il 39 per cento del totale. Nel periodo di riferimento, l'occupazione è salita del 5,9 per cento. ''L'occupazione - continua Ceccarelli - cresce maggiormente tra le imprese con oltre 100 dipendenti con un 6,8 per cento, quelle più piccole hanno avuto una crescita del 3,9 per cento. Dai dati possiamo ancora dire che le grandi imprese sono meno femminilizzate, circa il 35 per cento, rispetto al totale del lavoro regionale che si attesta al 51 per cento. Questo è dovuto al ruolo del settore pubblico''. I rapporti di lavoro part-time sono il 18 per cento ''con una notevole differenza tra uomini e donne - spiega ancora Ceccarelli - e per quest'ultime pesano per il 41 per cento. Ora, la domanda da porsi è se il part-time è un'opportunità, una scelta o in qualche mondo un vincolo. Anche questa edizione dell'indagine conferma che le donne beneficiano di una minore formazione rispetto ai colleghi uomini''. Cresce la stabilizzazione dei rapporti di lavoro ma tra gli uomini e dall'analisi emerge come i livelli di turnover per le donne sono sempre più elevati. ''I dati forniti - spiega la consigliera di parità Foletto - derivano dalla compilazione diretta da parte delle imprese di alcuni questionari, e ci consentono di avere una fotografia aggiornata a fine 2023 delle imprese valdostane''.
   

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