"La posizione sulla legge elettorale
di Rete Civica e dei Verdi è vergognosa e, ancora una volta,
viene in soccorso di Fratelli d'Italia. Ora si vedrà se questo
sostegno avverrà raccogliendo le firme in solitaria o con
l'estrema destra o se la Consigliera Minelli firmerà con i
leghisti". E' quanto si legge in una nota di Valle d'Aosta
Aperta che sancisce la frattura all'interno della sinistra sul
referendum per la Legge elettorale.
"La preferenza unica è la mortificazione della democrazia -
prosegue la nota - e serve solo a rafforzare il potere, già
fuori controllo, dei Consiglieri regionali in carica. Contro il
controllo del voto c'è già lo scrutinio centralizzato. Contro le
mafie, che comunque continuano a prosperare anche in Valle,
serve una rivoluzione culturale e un reale ricambio della classe
dirigente. Le tre preferenze sono un timido e insufficiente
passo in avanti verso la parità di genere, ma è una proposta
comunque migliore dell'attuale sistema. Svilire uno strumento di
partecipazione molto importante per chiedere ai valdostani se
vogliono le tre preferenze di cui una di genere o il ritorno
alla preferenza unica è pericoloso".
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