I giudici della terza sezione della Corte d'appello di Torino hanno assolto ''perché il fatto non sussiste'' dall'accusa di falsa testimonianza i fratelli Daniele e Luciano Cordì. Il procedimento nasceva da presunte false dichiarazioni che sarebbero state rese dagli imputati durante il processo Geenna - sulle infiltrazione della 'ndrangheta in Valle d'Aosta - di primo grado celebrato ad Aosta con rito ordinario. Ad aprile del 2022, a termine del processo che si era svolto con rito abbreviato il gup del tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari aveva condannato Daniele e Luciano Cordì a un anno e sei mesi e a un anno e quattro mesi di reclusione; mentre aveva assolto "per non aver commesso il fatto" l'ex dirigente del Casinò de la Vallée Valter Romeo. La quarta imputata, Pasqualina Macrì aveva invece patteggiato un anno di reclusione.
Il procuratore generale a termine della sua requisitoria aveva chiesto l'assoluzione per Daniele Cordì e la riduzione della condanna a 10 mesi per il fratello Luciano. I giudici della Corte d'appello hanno ribaltato la sentenza, assolvendo entrambi. Le motivazioni sono attese tra 30 giorni.
Il presidente del tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, al termine del processo di primo grado, aveva segnalato indizi del reato a carico dei quattro testimoni, poi accusati di non aver detto la verità durante il dibattimento che si era concluso nel settembre 2020. Gli imputati avevano sempre respinto le accuse.
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