Il Tribunale di Aosta ha condannato la Regione Valle d'Aosta al pagamento di 120.000 euro - a titolo di differenze retributive - a 13 insegnanti che avevano fatto ricorso. Lo comunicano le segreterie di Savt-École e Snals-Confsal della Valle d'Aosta che hanno promosso i ricorsi davanti al giudice del lavoro tra il mese di maggio e il mese di luglio. "Cinque docenti a tempo determinato hanno visto riconosciute le differenze retributive legate agli scatti di anzianità, un sesto il diritto al risarcimento del danno per reiterazione di contratti a termine, mentre sette docenti a tempo indeterminato hanno ottenuto un miglioramento nella ricostruzione di carriera, oltre alle conseguenti differenze retributive" scrivono i sindacati in una nota.
"Ancora una volta la strada del ricorso - commentano i segretari di Savt e Snals, Luigi Bolici e Alessandro Celi - si è dimostrata l'unica in grado di garantire agli insegnanti il riconoscimento dei propri diritti: le diffide non sono certo sufficienti a convincere l'Amministrazione. Certo, preferiremmo che questa evitasse di impiegare i soldi dei contribuenti per pagare spese processuali, provvedendo, invece, a indire i concorsi necessari anche in assenza di un contemporaneo bando nazionale, così da risolvere o almeno attenuare il problema del precariato che affligge la Scuola della Valle d'Aosta".
I sindacati citano la situazione degli educatori del Convitto Chabod, "costretti da oltre vent'anni al precariato per l'assenza di concorsi indetti del Ministero": "Non è più tollerabile e la Regione dovrebbe utilizzare i propri spazi di autonomia per offrire la dovuta dignità lavorativa alle decine di persone che, anno dopo anno, accettano un contratto di supplenza pur di assicurare il regolare funzionamento del Convitto".
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