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Vda aperta, una mozione per abrogare l'autonomia differenziata

Vda aperta, una mozione per abrogare l'autonomia differenziata

"Il Pd e l'Uv votino con noi in Consiglio"

AOSTA, 13 luglio 2024, 17:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Valle d'Aosta aperta "grazie alla consigliera regionale Erika Guichardaz, ha depositato una mozione, sottoscritta anche dalla consigliera Chiara Minelli, per chiedere che la Valle d'Aosta si unisca alla richiesta di referendum abrogativo dell'autonomia differenziata. A difesa dell'unità della Repubblica, del welfare e della sanità pubblica e, come già evidenziato dalla Sardegna, della propria specialità". Così in una nota l'alleanza che comprende Area democratica Gauche autonomiste, Movimento 5 stelle, Adu - Sinistra Italiana.
    "Invitiamo tutti i consiglieri - prosegue Vda aperta - a discutere e votare la nostra mozione; in particolare, ci rivolgiamo agli eletti del gruppo Federalisti progressisti - Partito democratico, che con ogni probabilità intendono partecipare ai lavori del comitato referendario valdostano.
    L'auspicio è quello di una maggiore coerenza, rispetto alle foto opportunity ai banchetti del sindacato, seguite dal voto contrario all'ordine del giorno sull'abrogazione del Jobs Act.
    Agli unionisti diciamo, invece, che quando sono in discussione i principi della Costituzione e del nostro Statuto di autonomia, astenersi come ha fatto Manes in Parlamento significa rinunciare al diritto/dovere di rappresentare i valdostani".
    Secondo la coalizione, "l'autonomia differenziata spacca l'Italia, rafforzando le disuguaglianze tra le Regioni e i cittadini e creando le premesse per una secessione dall'alto. La riforma, voluta dalla Lega di Salvini, è passata grazie al baratto con la presidente del Consiglio Meloni, che in cambio ha ottenuto il premierato. L'intera opposizione parlamentare e buona parte della società civile intendono resistere, anche attraverso lo strumento referendario. Cinque regioni, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Sardegna e Toscana, stanno approvando la richiesta di referendum".
   

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