La terza Commissione
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Eleonora
Pace, ha approvato la proposta di legge "Valorizzazione del
patrimonio storico, culturale e tradizionale della cultura
popolare umbra. Disciplina sulle rievocazioni storiche e sulle
manifestazioni di rievocazione storica", di iniziativa dei
consiglieri Marco Squarta e Eleonora Pace (FdI), Paola Fioroni
(Lega) e Stefano Pastorelli (Forza Italia), il cui testo è stato
emendato durante i lavori dell'Organismo consiliare,
introducendo tra l'altro norme transitorie di prima
applicazione.
Voto favorevole all'unanimità dai commissari presenti: FdI,
Lega, FI e Patto civico. Fabio Paparelli (Pd) non ha partecipato
al voto.
La proposta di legge, riconoscendo la valenza del patrimonio
storico e artistico, delle forme della cultura popolare, delle
tradizioni locali e del patrimonio culturale intangibile - si
legge in una nota di Palazzo Cesaroni -, affida alla Regione il
compito di incentivare le iniziative di promozione delle
manifestazioni di rievocazione storica, all'interno del quadro
degli interventi di valorizzazione della cultura e della
conoscenza storica del territorio regionale, sostenendo le
diverse forme associative in ambito culturale e sociale che
operano per lo sviluppo e la crescita delle comunità umbre e per
la divulgazione delle pratiche legate alla rievocazione storica.
Spetterà inoltre alla Regione Umbria offrire adeguato e stabile
sostegno, attraverso interventi di natura contributiva e
promozionale, alle manifestazioni di rievocazione storica e alle
associazioni del terzo settore impegnate nella realizzazione e
promozione di attività e pratiche legate alla rievocazione
storica, allo sviluppo di progetti e programmi volti alla
conoscenza storica del territorio regionale e allo sviluppo di
forme di turismo sostenibile.
Paparelli ha parlato di "una legge di complessa
applicazione, approvata inoltre nel momento sbagliato, in
prossimità delle elezioni". "Trovo lodevole - ha aggiunto - la
scelta di destinare risorse alle associazioni che si occupano di
rievocazioni storiche ma sarebbe stato sufficiente limitarsi a
questo. Il calendario 2024 è già stato predisposto e finanziato,
quindi la norma transitoria non serviva, meglio rendere la legge
operativa dal 1 gennaio 2025. Oltretutto molte rievocazioni si
sono già svolte. Non era necessario prevedere un apposito
Comitato, di cui peraltro in modo anomalo fa parte il presidente
dell'Assemblea legislativa. Non è chiaro cosa succede se un
Comune decide di non aderire al calendario della Regione. Non
parteciperò al voto".
"Si tratta di una legge nata dall'ascolto delle esigenze del
territorio, il cui iter è stato lungo e il cui obiettivo non ha
nulla a che fare con le imminenti elezioni" ha sostenuto Paola
Fioroni (Lega).
Per Andrea Fora (Patto civico) "le associazioni chiedono da
tempo una legge, anche in vista della prossima approvazione
della norma nazionale". "L'Umbria potrà avere così una
rappresentanza nel comitato nazionale delle rievocazioni
storiche" ha concluso.
"Da tempo esiste il problema dell'assegnazione di fondi
specifici alle iniziative legislative consiliari. Molte di
queste sono infatti rimaste appese, non avendo un proprio
finanziamento. Questo indebolisce il Consiglio regionale" ha
sostenuto Valerio Mancini (Lega).
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