/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arcudi, perse tre scuole di specializzazione in medicina

Arcudi, perse tre scuole di specializzazione in medicina

Il consigliere Umbria civica chiede alla Giunta di intervenire

PERUGIA, 06 marzo 2025, 11:30

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Esprimiamo grande preoccupazione per la recente perdita di tre scuole di specializzazione presso l'Università degli Studi di Perugia: otorinolaringoiatria, anestesiologia e cardiologia. Questa situazione rappresenta un grave indebolimento dell'offerta formativa e dell'attrattività del nostro Ateneo, con ricadute negative sull'intero sistema sanitario regionale": a denunciarlo è il consigliere regionale Nilo Arcudi, Tesei presidente - Umbria civica. Il quale annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta.
    "Le scuole di specializzazione - rimarca Arcudi - costituiscono un pilastro fondamentale per la formazione di professionisti altamente qualificati, in particolare nel settore medico-sanitario. E la perdita di queste strutture, unita al basso numero di posti coperti, rischia di compromettere la qualità dell'assistenza e della preparazione clinica. I dati relativi al periodo 2020-2023 confermano un trend allarmante: sempre più neolaureati scelgono di specializzarsi altrove.
    Questo porta i reparti ospedalieri a dover gestire un situazione sempre più complessa, incidendo negativamente sulla qualità dei servizi sanitari regionali. La Giunta regionale deve intervenire con urgenza per evitare ulteriori chiusure e garantire il mantenimento e il potenziamento dell'offerta formativa. È necessario un piano di rilancio che coinvolga l'Università degli Studi di Perugia e il ministero dell'Università per analizzare il fenomeno e individuare strategie efficaci per rendere più competitiva l'offerta delle scuole di specializzazione.
    Continueremo a lavorare affinché l'Università di Perugia possa tornare ad essere un polo di eccellenza per la formazione e la ricerca, garantendo un futuro solido ai nostri giovani e alla sanità umbra".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza