Aveva fatto perdere le sue tracce
per mesi un perugino di 36 anni ricercato per atti persecutori
nei confronti della moglie e abbandono del tetto coniugale.
L'uomo è stato arrestato a Magione dai carabinieri della locale
stazione il 17 settembre scorso su ordine di esecuzione per la
carcerazione emesso dalla Procura generale di Perugia.
Il condannato, a partire dal 2020, si era reso responsabile
verso la coniuge di ripetute intimidazioni sia verbali che
attraverso chiamate e messaggi telefonici, arrivando anche a
minacciarla di morte fino all'allontanamento dalla dimora
folignate per tornare a vivere con la madre a Magione.
La sua individuazione è stata possibile grazie alle indagini
avviate dalla Procura generale di Perugia - che ne riferisce in
una sua nota - e in particolare dall'ufficio Sdi costituito da
personale di polizia penitenziaria, che monitorando i movimenti
dell'uomo ha scoperto che a fine agosto lo stesso aveva attivato
una utenza telefonica presso la Coop di Magione. Questo ha
confermato la presumibile presenza del trentaseienne nel comune
lacustre.
Il perugino, ricercato da circa quattro mesi, è stato
accompagnato alla casa circondariale di Perugia dove dovrà
scontare una pena di due anni e due mesi di reclusione.
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