Sono cinquanta le attrezzature di
ultima generazione per il monitoraggio e la cattura zanzare che
sono in corso di installazione nel territorio della Usl Umbria
1. Le prime sono state sistemate nei giorni scorsi in alcuni
siti sensibili designati quali le zone ad elevato flusso
turistico-ambientale come il Lago Trasimeno, gli ospedali e
l'aeroporto di San Francesco di Assisi. Questa nuova strategia
di controllo integrato degli insetti di interesse sanitario fa
parte di un progetto approvato e finanziato nell'ambito del
Piano nazionale per gli investimenti complementari. Il progetto
si inserisce, inoltre, nell'ambito del "Piano nazionale di
prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020 -
2025", recepito da una recente delibera della Giunta regionale.
Tale piano prevede tutte le attività tese al controllo delle
malattie infettive trasmesse dalle zanzare, sia per infezioni
ormai autoctone, come la West Nile Disease, che di importazione
quali la Dengue, Chikungunya e Zika.
Il progetto è stato redatto da Alessandro Maria Di Giulio,
dirigente agronomo Ipas (incarichi professionali di alta
specializzazione) disinfestazione, derattizzazione,
disinfestazione del servizio igiene e sanità pubblica della Usl
Umbria 1, diretto da Igino Fusco Moffa.
Intitolato "Implementazione di una rete per il monitoraggio
delle zanzare causa di malattie da vettore", prevede il
posizionamento di tali trappole in siti sensibili.
A tale riguardo, particolare importanza - spiega una nota
della stessa Usl - riveste il posizionamento della trappola
multiattrattiva all'aeroporto di San Francesco d'Assisi in
quanto gli aeromobili, anche se vige la disinsettazione degli
abitacoli, possono essere mezzo di trasporto passivo di zanzare
ed è quindi importante prevedere stazioni di cattura per
verificare l'eventuale introduzione di specie non ancora
presenti nel territorio umbro.
Le trappole verranno utilizzate anche in caso di Arbovirosi
da importazione.
Peculiarità della trappola è l'impiego di attrattivi odorosi in
combinazione con anidride carbonica gassosa, calore e luce per
attrarre in maniera integrata le zanzare di diverse specie ed
altri insetti di interesse sanitario come i flebotomi.
La rete per il monitoraggio è condivisa con l'Istituto
Zooprofilattico di Umbria e Marche, sede di Ancona, che
effettuerà il riconoscimento delle specie catturate.
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