"Sono 422 i posti regolamentari, 525 i presenti oggi, 638 è la capienza ritenuta 'tollerabile' dal Dap. E' evidente che stiamo parlando di una situazione surreale, non diversa purtroppo da altre realtà italiane, in cui le condizioni di vita e di lavoro sono degradanti": così la responsabile giustizia e parlamentare del Pd, Debora Serracchiani, sulla visita nel carcere di Terni svolta giovedì insieme al senatore Dem Walter Verini, accompagnati da Maria Elisabetta Mascio (segretaria regionale Pd) e Maria Grazia Proietti (consigliera comunale di Terni).
"Ci sono circa cento agenti di polizia penitenziaria in meno rispetto all'organico previsto - ha aggiunto la parlamentare - e questo significa non dare tutte le garanzie di sicurezza, assistenza e tutela".
Sul tema delle dipendenze, Serracchiani ha sottolineato che "300 detenuti presenti a Terni fanno ricorso a psicofarmaci ed oltre 90 di loro sono psichiatrici gravi. Questa concentrazione all'interno di un'unica struttura penitenziaria priva della filiera della salute mentale, perché in Umbria non c'è una Rems e qui manca una sezione Atsm per la salute mentale, è inaccettabile. Inoltre è evidente che l'accorpamento dei due provveditorati di Toscana e Umbria ha creato enormi problemi alle quattro strutture detentive presenti in Umbria e chiederemo che ci sia uno scorporo".
Il senatore Verini ha rimarcato come "le carenze di questo carcere, che raccoglie una molteplicità di necessità, riguardano anche il personale qualificato come medici, psicologici, psicoterapeuti, mediatori culturali. Terni è tra le maggiori emergenze nazionali in tema di carceri, serve che il Governo si muova al più presto. Abbiamo apprezzato molto l'iniziativa del procuratore generale presso la corte d'appello di Perugia, Sergio Sottani - ha commentato infine - che ha visitato e analizzato tutti gli istituti di pena dell'Umbria e riunito tutti gli attori di questo ambito, stabilendo alcune azioni comuni per affrontare l'emergenza".
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