"L'Umbria non è immune dal
fenomeno del caporalato e per questo l'impegno deve essere
collettivo, dalle organizzazioni datoriali a quelle sindacali,
passando per Istituzioni e forze dell'ordine, per contrastare
una pratica indegna di un Paese civile": a sottolinearlo è il
segretario generale della Uil dell'Umbria, Maurizio Molinari.
"In questo quadro - aggiunge - non possiamo che ringraziare
l'Arma dei carabinieri che, insieme al Nucleo dell'Ispettorato
del Lavoro di Perugia, ha portato avanti anche nel territorio di
Perugia una serie di controlli, all'interno della campagna
nazionale".
"I controlli hanno portato alla denuncia di sei persone -
ricorda Molinari -, colpevoli di far lavorare in condizioni
inaccettabili diverse persone. Condizioni igieniche assenti,
così come mancanza di presidi antincendio e Dpi. Il tutto per
lavoratori irregolari, fantasma. Addirittura alcuni di questi
dormivano e alloggiavano in ambienti con bombole di gas
presenti. I controlli sono dunque un'ottima notizia, ma il vero
successo sarà quando di queste campagne non ci sarà più bisogno.
Anche per tendere a questo obiettivo, auspichiamo un celere
rinnovo contrattuale per i Contratti provinciali lavoratori
agricoli di Perugia e Terni, dove sono inseriti anche
provvedimenti tesi al contrasto di questa barbarie. Questa
crudeltà si supera solo con lo sforzo unitario e i sindacati
sono in campo".
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