Ad agosto in Umbria più assunzioni
di quelle che erano state previste, "a conferma della
tradizionale eccessiva prudenza degli operatori turistici sui
flussi nella regione", ed effetti della denatalità "che si fanno
sentire sempre più, con la percentuale delle assunzioni
considerate "di difficile reperimento" che sfondano il muro del
60% (secondo valore più alto a livello nazionale) e "ciò
avviene, nella grande maggioranza dei casi, perché non si
trovano proprio candidati". Sono le due principali chiavi di
lettura del report della Camera di commercio dell'Umbria, che ha
elaborato i dati del Sistema informatico Excelsior di agosto
2024, e quelli del trimestre agosto-ottobre, sulle assunzioni
programmate dalle aziende. Realizzato da Unioncamere e Anpal, si
basa su un ampio e continuo monitoraggio del sistema
imprenditoriale, con 110 mila le aziende coinvolte.
La Camera di commercio parla per l'Umbria di più assunzioni
di quelle che erano state previste. Ad agosto segno più sullo
stesso trimestre 2023 grazie al tiraggio delle imprese del
turismo, e segno più anche negli avviamenti al lavoro previsti
nel trimestre agosto-ottobre. Due mesi fa - viene ricordato
nella nota - le aziende turistiche della regione avevano
affermato di non essere troppo ottimiste sulle assunzioni
previste per il periodo estivo, tanto che, rispetto al 2023, si
evidenziava un segno meno.
Per il presidente della Camera di commercio Giorgio
Mencaroni "le imprese continuano a trovare con grande difficoltà
i lavoratori che stanno cercando e questo problema, che ha anche
a che fare con il tema della denatalità, ci sta costando molto
anche in termini di Pil, come afferma anche il presidente di
Unioncamere, Andrea Prete". "Questa situazione - aggiunge - è
causata da un disallineamento tra percorsi formativi e bisogni
del sistema produttivo. Per risolverla bisogna agire sulla
formazione e l'informazione dei giovani, perché sappiano dove è
più facile che verranno soddisfatte le loro giuste aspirazioni.
Su questo, come sul superamento del gender gap, che vede le
donne, in Umbria come in Italia, molto meno partecipi degli
uomini al mondo del lavoro, con tassi di occupazione modesti
rispetto agli altri grandi Paesi europei, la Camera di commercio
dell'Umbria è fortemente impegnata. Ma nel breve periodo uno
sforzo importante di programmazione dei flussi migratori potrà
certamente aiutare".
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