"Da tifoso italiano dico che sono
triste, ma assolutamente non deluso": Angelo Lorenzetti,
allenatore della Sir Perugia campione d'Italia, parla così con
l'ANSA della sconfitta dell'Italia con la Francia nella
semifinale olimpica di pallavolo maschile. Un 3-0 che ha chiuso
la strada verso la medaglia d'oro, che sfuma ancora per
l'Italvolley, ora chiamata a misurarsi con gli Usa per il
bronzo.
Per il tecnico marchigiano, attento in particolare ai
perugini Simone Giannelli e Roberto Russo, anzitutto "bisogna
stare attenti nelle considerazioni e nei giudizi, perché si
parla di un gruppo che ancora continuiamo a tifare e soprattutto
del lavoro di altri colleghi". Ricordando il percorso della
Nazionale, Lorenzetti spiega che "come l'Italia può vincere con
tutti, ci sono tante altre squadre che possono vincere con noi".
C'è "tristezza" dopo la prova con la Francia "ma non si può
essere delusi, perché la delusione è collegata a una promessa".
"E i nostri ragazzi - aggiunge - non hanno promesso di vincere,
ma di essere protagonisti e lo sono stati dal primo giorno
dell'olimpiade". La tristezza di cui parla Lorenzetti "è legata
a un qualcosa che ancora non è stato raggiunto, che ora deve
essere metabolizzato, un desiderio che deve essere lasciato al
prossimo gruppo che partirà per Los Angeles 2028".
Sul fatto che nella panchina della Francia c'è un italiano,
Andrea Giani, coach Lorenzetti dice che "un po' di effetto lo
fa".
"Sicuramente la Francia ha giocato meglio - ha quindi detto
Lorenzetti riferendosi alla semifinale -, ma non è una sorpresa,
ci poteva stare. Purtroppo è capitato in una partita che
volevamo tutti finisse in un altro modo". Ora "a noi - dice
Lorenzetti - spetta mandare un abbraccio, che non è una pacca
sulla spalla. È certo che ci riproveranno alla prossima".
La sconfitta rimediata alla South Arena di Parigi è arrivata
dopo la grande rimonta nei quarti con il Giappone. "La gente -
dice Lorenzetti - si chiede come si può passare dalla partita
col Giappone a quella con la Francia. Ma con il Giappone stavamo
2 a 0, quasi 3 a 0. Nella seconda parte l'Italia ha fatto tanta
roba, ma all'inizio era sotto. E anche lì non c'era niente da
stupirsi".
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