Riqualificare il fatto da peculato
a indebita destinazione di denaro o cose mobili, con conseguente
dichiarazione di improcedibilità per avvenuta prescrizione.
Oppure, nel caso in cui il Tribunale non accogliesse la proposta
o nel caso di eventuale rinuncia alla prescrizione da parte
dell'imputato, condannarlo alla pena di tre mesi di reclusione
in continuazione rispetto alla condanna già inflitta dalla Corte
d'appello di Trento. È la richiesta che il pm Igor Secco ha
formulato al collegio di giudici, presieduto da Walter Pelino,
per il secondo processo a carico dell'ex governatore
altoatesino, Luis Durnwalder, per l'uso dei fondi di
rappresentanza.
L'accusa contesta il peculato per l'utilizzo indebito di 23
mila euro tra dicembre 2012 e marzo 2013. Per gli stessi fatti,
ma riferiti a un periodo precedente (ossia dal 2004 al 2012, per
un totale di 556 mila euro), l'ex presidente della Provincia
autonoma era stato condanno a 2 anni e 6 mesi. Oggi, in aula,
era presente anche Durnwalder. Il pm ha insistito sulla
sussistenza del "dolo" nelle modalità con cui l'ex governatore
annotava le spese contestate che avveniva non sul registro
"ufficiale", ma su un elenco parallelo che Secco ha paragonato a
"carta di formaggio".
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