"Mi sono fatto tanto male per questo sport e adesso semplicemente non sono più disposto a farlo. I Campionati Italiani Assoluti saranno la mia ultima competizione da atleta".
Giorgio Minisini, l'azzurro plurimedagliato del nuoto artistico, annuncia così la fine della sua carriera. "Volevo davvero l'Olimpiade, e la volevo così tanto da essere disposto a continuare a praticare un'attività che non mi dava ormai nessun piacere - ha sottolineato l'atleta. escluso dai Giochi di Parigi al via tra pochi giorni - se non quello di sapere che forse, alla fine del tunnel, ci sarebbero stati cinque cerchi a dare un senso a tutto".
"Mi sono trovato a domandarmi cosa abbia significato per me il nuoto artistico nelle stagioni passate. E le risposte che ho trovato sono abbastanza chiare - prosegue il campione -. Io non sono stato bene in questi ultimi anni. Non è una novità. E la ragione del mio malessere sta quasi tutta in questo sport. Ho iniziato a nuotare perché farlo mi faceva sentire vivo: era una cosa divertente. È diventata una missione quando buona parte del mio mondo si è messa contro questo gioco, e senza accorgermene, stagione dopo stagione, la missione si è trasformata in ossessione. Sono anni che non provo più soddisfazione nel fare questo sport, ma non potevo rinunciare alla mia ossessione, nemmeno a costo del mio stesso benessere: ho preferito starci male piuttosto che darmi per vinto. Ma ora non più. Non voglio più barattare il mio benessere per un'ossessione. Mi sono fatto tanto male per questo sport e adesso semplicemente non sono più disposto a farlo". Ai campionati italiani, ultima gara per l'azzurro del sincro. "Nuoterò unicamente nel singolo. Porterò un nuovo esercizio, su una musica che mi ero ripromesso sarebbe stata la mia ultima colonna sonora. Anche se non pensavo l'avrei usata così presto. Sarà l'occasione per chiudere il cerchio di queste due decadi, e per farlo in un modo che lasci a me un bel ricordo di questo viaggio che abbiamo fatto insieme".
"L'esclusione dalle Olimpiadi non ha avuto alcun impatto nella scelta". Lo ha detto l'azzurro plurimedagliato nel nuoto artistico, Giorgio Minisini, nella sua conferenza stampa d'addio al sincro. "Se avessi fatto l'Olimpiade magari non mi sarei fatto certe domande e sarei arrivato a questo stesso punto chissà quando e soffrendoci di più", ha aggiunto. Parlando della scelta della dt, Patrizia Giallombardo, nell'escluderlo da Parigi, ha spiegato: "Mi rendo conto quanto sia stato difficile per lei, perché si prende tutta la responsabilità. Ma lei mi è stata tanto vicino come persona, mentre come atleta mi ha dato quello di cui avevo bisogno. Ci tengo che lei sappia che ha la mia vicinanza". Minisini parla poi dell'eredità che lascia: "E' una delle cose che mi dà più soddisfazioni, pensare che oggi un bambino possa andare alle Olimpiadi mi riempie di orgoglio, perché a me da piccolo non era permesso sognarlo. Ho tenuto per me questo malessere perché sapevo di essere un esempio per tanti ragazzini che avevano bisogno di un esempio positivo".
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