E' stata presentata in Comune a
Gubbio la 59esima edizione del Trofeo Luigi Fagioli. La
caratteristica città umbra, nota come "Montecarlo delle Salite",
è quest'anno sede dell'ultimo e decisivo round del nuovo
Campionato Italiano SuperSalita, impreziosito da tante e
prestigiose iniziative fino al clou delle grandi sfide che
domenica 1° settembre assegnano tutti i titoli tricolori. A
inaugurare gli eventi mercoledì è stata la consegna del Memorial
Barbetti al già ferrarista in F1 René Arnoux nel gala condiviso
con il Rotary Club Gubbio e preceduto da un incontro pubblico,
ma ora i riflettori sono puntati sulla partita di calcio a fine
benefico che si disputa oggi (giovedì) alle 18.00 allo stadio
"Pietro Barbetti" tra la Nazionale Piloti delle Salite e la
selezione Vigili del Fuoco Umbria e sul weekend di gara, che tra
sabato e domenica attende al via 226 piloti e auto da corsa. A
svelare le novità dell'edizione 2024, sono stati il Comitato
Eugubino Corse Automobilistiche (CECA), il sindaco di Gubbio
Vittorio Fiorucci, che ha ricordato anche l'imminente firma
della convenzione proprio tra il Comune e il CECA, il
consigliere della Provincia di Perugia Erika Borghesi, il
presidente dell'Automobile Club Perugia Ruggero Campi e il
direttore di gara Fabrizio Fondacci, con presenti, fra gli
altri, lo stesso Arnoux e il pluricampione italiano ed europeo
Simone Faggioli, che a Gubbio vanta 13 successi, non però quello
dello scorso anno, che andò al forte pilota potentino Achille
Lombardi.
La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha portato il
proprio saluto direttamente alla premiazione del Memorial
Barbetti, impossibilitata a partecipare alla conferenza di
presentazione, dove ha aperto gli interventi il sindaco di
Gubbio Vittorio Fiorucci: "Un piacere ospitare il Trofeo
Fagioli. Lo spessore dell'evento merita partecipazione. Grazie
al CECA per questo evento che per noi ha radici storiche
importanti perché parla del nostro concittadino Luigi Fagioli,
espressione di punta del mondo automobilistico, tanto che lo
ricordiamo ogni anno e le amministrazioni comunali passate così
come l'attuale si sono prestate affinché questa manifestazione
riuscisse nel migliore dei modi, Vedo che l'asticella si sta
alzando sempre più e il 'prodotto' è sempre più qualitativamente
elevato e che valorizza il territorio, anche grazie alla
presenza di un campione come Arnoux, bellissima la giornata con
lui. Siamo a disposizione per tutto quello che il Comune può
fare per questa splendida città, che a sua volta è a
disposizione della vostra organizzazione".
Prestigioso "prologo" del Trofeo Fagioli sono stati i momenti
condivisi con l'ospite speciale René Arnoux, al quale è stato
assegnato il Memorial Angelo e Pietro Barbetti 2024. Dopo un
partecipato incontro pubblico pomeridiano al Comune di Gubbio
con cittadinanza e appassionati, mercoledì sera si è svolta al
Park Hotel Ai Cappuccini la serata "a tutto motori" promossa da
CECA e Rotary Club Gubbio che ha ospitato la cerimonia di
consegna dell'annuale riconoscimento che ricorda i due
imprenditori eugubini ed è stata introdotta dell'esibizione
degli Sbandieratori di Gubbio. Il presidente del CECA Alessandro
Fiorucci (CECA) insieme a Fernando Barbetti (figlio di Pietro),
Antonella Barbetti (figlia di Angelo) ed Elisabetta Fagioli
(nipote di Luigi Fagioli) hanno premiato Arnoux con l'ormai
iconica scultura realizzata dall'artista eugubino Leonardo
Fumanti delle Ceramiche CAFF, che lo stesso driver francese ha
poi voluto ringraziare invitandolo sul palco. La serata, con il
supporto anche di Mario Donnini di "Autosprint", ha così
celebrato Arnoux e la sua carriera automobilistica, ricordando
la sua prima volta in kart a 8 anni proprio in Italia a Rimini,
lo sviluppo del turbo in Renault ("Gli inglesi ridevano, ma dopo
un anno e mezzo vincemmo e dopo arrivarono tutti gli altri!"),
la carriera in F1, l'incontro con Enzo Ferrari ("Mi ha subito
fatto sentire in famiglia, alla fine è bastata una stretta di
mano e lui ha apprezzato il fatto che io mi presentai senza
manager perché volevo parlare da solo con una persona che mi ha
fatto sognare tutta la vita"), l'unicità della Ferrari ("Che da
sempre fa tutto in casa"), l'amicizia con Gilles Villeneuve
("Grande persona, generosa, io non lo chiamavo pilota, l'ho
sempre definito l'acrobata!") e il celebre duello con il
canadese a Digione 1979: "Forse la più bella gara della mia
vita, insieme al mio più caro amico in F1, che quando ci
conoscemmo mi invitò a mangiare la pasta in Ferrari e il giorno
dopo si gustava insieme la cucina francese alla Renault! Si è
creata un'amicizia vera, semplice ma forte e, senza voler essere
presuntuosi, quel duello era possibile solo tra noi due, perché
c'era una profonda conoscenza l'uno dell'altro e sapevamo di
poterci fidare". Infine Gubbio e l'immancabile cenno al mondo
delle cronoscalate: "Ho fatto uno splendido giro in città, il
centro storico è di una bellezza emozionante, io mi sono proprio
emozionato. Si sente che c'è un'atmosfera e una vita che
appartengono anche al passato. Non ho mai corso in salita, ho
solo sfilato una volta a St.Ursanne, in Svizzera, quando correvo
per il Cavallino e su incarico di Ferrari. Ero con una Ferrari
California storica con il braccio fuori dal finestrino! H visto
il tracciato di Gubbio: ci sono dei passaggi davvero
interessanti e una partenza praticamente ancora in città. Ho
sempre ammirato i piloti delle cronoscalate, che sono
eccezionali su tracciati difficili da imparare, anche perché non
è come in pista, dove giri per tre giorni sullo stesso circuito.
Poi in una gara in montagna c'è sempre una bella atmosfera, ma
la competizione anche qui è difficile, è molto tirata. Ci sono
piloti che si sono specializzati fin dall'inizio della carriera
in questa disciplina e sono certo che si divertono".
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