La storia si ripete. L'Italia del rugby gioca alla pari con gli avversari per un tempo, rispondendo colpo su colpo, e poi crolla, o comunque ha un black out, nella ripresa e puntualmente perde.
E' successo anche a Twickenham, dove contro l'Inghilterra gli azzurri hanno chiuso i primi 40' sotto di soli 4 punti, 21-17, giocando anche meglio dei rivali, ma hanno compromesso tutto sparendo dal campo nei primi 16 minuti del secondo tempo durante i quali hanno incassato tre mete, tutte trasformate, che hanno indirizzato la partita dalla parte degli inglesi. Poi gli azzurri del ct Quesada hanno ripreso a giocare alla pari contro capitan Itoje e compagni, ma a quel punto il match era compromesso, e addio speranze di grande impresa.
E così all'Inghilterra alla fine sono bastate sette mete, e sei trasformazioni (e nessun altro punto ottenuto al piede) per portare a casa un successo che in teoria la tiene ancora in corsa per il successo finale in questo 6 Nazioni (in realtà già vinto dalla Francia, a meno di un miracolo della Scozia sabato prossimo a Parigi). Grazie alla vittoria di oggi sugli azzurri, gli inglesi, nelle cui file il numero 2 Jamie George ha festeggiato la presenza n. 100 in nazionale, ora sono secondi in classifica avendo superato quell'Irlanda che sabato prossimo arriverà all'Olimpico 'scortata' da 25mila tifosi desiderosi di festeggiare comunque la loro squadra e poi di trascorrere a Roma, nell'anno del Giubileo, anche lunedì 17, data dell'immancabile appuntamento del 'St. Patrick's Day'. La svolta della partita, si diceva, c'è stata a inizio ripresa, quando l'Italia è tornata a essere quella balbettante e insicura vista nei secondi 40' della sfida del turno precedente contro la Francia.
Questa volta il periodo di buio totale è durato meno, sedici minuti e 'spiccioli', ma è bastato per buttare all'aria quanto di buono fatto fino a quel momento, con le mete nel primo tempo di Capuozzo, con palla allargata su Ioane che con un calcetto innescava la corsa del n. 15 azzurro che 'bruciava' Sleightholme e segnava, e di Vintcent, con ancora Capiuozzo che apriva in due la difesa inglese e serviva il numero 8 che con una bella corsa volava in meta per il pareggio sul 14-14. L'Inghilterra poi segnava un'altra meta, la sua terza, alla quale l'Italia replicava con un calcio piazzato di Garbisi. Così si andava al riposo sul 21-17. Poi il black out di inizio ripresa, e a quel punto l'Inghilterra si è limitata d amministrare il match. Alla fine Italia rimandata, e appuntamento a sabato prossimo con l'Irlanda: sarà comunque una festa del rugby.
Il dettaglio della partita
Inghilterra: Daly; Freeman, Lawrence (8' pt M. Smith), Dingwall (33' st temporanea Hill), Sleightholme; F. Smith, Mitchell (24' st Van Poortvliet); Willis (4' st B. Curry), Earl (10' st Cunningham-South), T.Curry (15' st Hill, 19' st Earl); Chessum, Itoje; Stuart (20' st Heyes), George (13' st Cowan-Dickie), Genge (20'st Baxter). All.: Steve Borthwick.
Italia: Capuozzo (30' st Allan); Ioane, Brex, Menoncello, Gallagher (37' st temporanea Capuozzo); P. Garbisi, Varney (15' st Page-Relo); Vintcent (10' st L. Cannone), Lamaro (10' st Zuliani), Negri; Ruzza, N. Cannone (29' st Favretto); Riccioni (9' st Ferrari), Nicotera (10' st Lucchesi), Fischetti (20' st Spagnolo). All.: Quesada.
Arbitro: Brace (Irlanda).
Marcatori: nel pt 3' m. Willis tr. F. Smith (7-0); 14' m. Capuozzo tr P. Garbisi (7-7); 27' m. Freeman tr. F. Smith (7-14); 31' m. Vintcent tr. P. Garbisi (14-14); 35' m. Sleightholme tr F. Smith (21-14); 38' cp. P. Garbisi (21-17); nel st 3' m. M. Smith tr. F. Smith (28-17); 7' m. T. Curry tr. F. Smith (35-17); 12' m. Sleightholme tr. F. Smith (42-17); 31' m. Menoncello tr. P. Garbisi (42-24); 41' m. Earl (47-24). Spettatori: 82.000
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