Tre donne, tre amiche e una girandola di amori e sentimenti: il secondo film del concorso alla Mostra del cinema di Venezia (l'altro è Babygirl con Nicole Kidman) viene dalla Francia e vede protagoniste Camille Cottin (la star della serie Call my agent!), Sara Forestier e India Hair dirette da Emmanuel Mouret.
Cosa vuol dire fedeltà, onestà, amicizia? Indipendente da morale, codice etico e condotta: il film pone domande attraverso una storia di "complessità fortuita" come la vita, come una composizione musicale in cui tre amiche "senza meschinità, senza rancore - come ha detto Cottin - mantengono la loro amicizia mentre intrecci amorosi con i rispettivi compagni si svolgono".
Joan, Alice e Rebecca, insegnanti, sono tre amiche dal temperamento molto diverso e con un diverso rapporto con l'amore: Joan decide di lasciare Victor compagno e padre della loro figlia, non sentendosi più innamorata ma al tempo stesso le fa male deluderlo, Alice la rassicura e le rivela di mantenere un rapporto stabile con Eric ormai privo di passione ma pieno di tenerezza perché meglio quello dell'innamoramento, Rebecca vive l'amore come avventura segreta e ha una relazione proprio con il marito di Alice. Le storie delle tre amiche vengono stravolte quando una di loro sceglie di cambiare vita e tutto potrebbe venire fuori ma in realtà è come se l'amicizia tra loro fosse il più forte dei sentimenti.
In sala la prossima stagione con Lucky Red il film "mette insieme toni drammatici e sfumature leggere, un'organizzazione drammaturgica che sembra basata sulla musica, con una serie di contrappunti che mettono in gioco prima l'una poi l'altra e l'altra ancora, una scrittura musicale che funziona con effetto di risonanze", dice il regista. Una storia delicata in cui l'amore tiene tutto in piedi, ma anche il lutto (l'abbandonato Victor muore e resta in vita come narratore della storia), l'onestà, il rapporto complice dell'amicizia che sembra soddisfare le tre amiche più delle fatiche sentimentali.
"Penso che Trois Amies sia una commedia drammatica, nel senso che tragedia e commedia sono costantemente intrecciate, da dall'inizio alla fine", ha concluso Muret che con il precedente Love Affair(s) nel 2020 vinse premi a Cannes e ai Cesar francesi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA