Venezia 81 si comincia. Il film di apertura Beetlejuice Beetlejuice, un intrattenimento puro, pieno di humor e fantasia, ha portato sul red carpet nomi stellari con il regista Tim Burton e la sua compagna Monica Bellucci ma la cerimonia che ha dato il via alla Mostra del cinema di Venezia è stata tutta nel segno delle donne.
Regina della serata, premiata con il Leone d'oro alla carriera, Sigourney Weaver ha fatto alzare tutta la platea in piedi per una meritata standing ovation ad un'attrice che ad Hollywood ha fatto la storia. "Sono sopraffatta dall'emozione" ha detto la 74enne interprete di Alien e di Avatar, la prima donna protagonista di un film di fantascienza, la prima ad usare un lanciafiamme e a dire frasi sconvenienti in un film. "Questo Leone d'oro verrà in gondola con me, in aereo con me e mio marito dovrà abituarsi ad averlo nel letto in mezzo a noi" ha scherzato. Camille Cottin, l'attrice francese famosa in Italia per la serie Call my agent!, ha celebrato Weaver sul palco della sala grande del Palazzo del cinema e sottolineato come le sue scelte siano state fonte di ispirazione per tutte le attrici, rompendo ogni stereotipo e rappresentando le donne nella sua complessità. "Brava cara mia!" ha detto in italiano James Cameron in un video proiettato nella cerimonia. "Sig - come l'ha chiamata lui - ha emotivamente 15 anni, per questo riesce a passare dalla scienziata Grace all'adolescente Kiri in Avatar, insomma una gioia assoluta". Poi la premiata è salita sul palco ringraziando per il grande onore e a sorpresa, da ambientalista convinta, ha citato il sistema del Mose come esempio "della cura dei cittadini per salvare la propria città".
L'altra donna della serata inaugurale è stata certamente la presidente della giuria, Isabelle Huppert, che con passo marziale in un abito rosso di grande scena, è salita sul palco per dichiarare aperta Venezia 81. "C'è una lingua di speranza che merita di restare viva ed è la lingua del cinema" ha detto Huppert che già oggi in conferenza stampa si era detta preoccupata per lo stato di fragilità del cinema.
Non c'è stato spazio per discorsi politici, proclamazioni di intenti: Venezia 81 si è aperta con una cerimonia breve e asciutta, condotta da Sveva Alviti, aperta da Clara (la sua voce potente un po' tradita dall'emozione), con un piccolo momento in memoria voluto dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco con le immagini di Roberto Herlitzka, Gena Rowlands, Alain Delon.
E' stato piuttosto il red carpet ad elettrizzare: i giovani che hanno ululato (in attesa da questa mattina) per Jenna Ortega, la Mercoledì della serie Netflix e adolescente ribelle in Beetlejuice Beetlejuice in abito di voile rosso con corpetto a forma di cuore, l'ammaliante Monica Bellucci con drappeggi vaporosi neri sulla scollatura mano nella mano con il suo Tim Burton, Willem Dafoe nella curiosa doppia veste di presidente della Biennale Teatro e tra i protagonisti del film di apertura con Winona Ryder, Michael Keaton e Catherine O'Hara con abito armatura degno delle fantasie di Burton. E ancora alla cerimonia Roberto Bolle, Cate Blanchett (qui per la serie Disclaimer di Alfonso Cuaron), Patti Smith, la presidente di Cannes Iris Knobluch con il direttore del festival Thierry Fremaux, il ministro Gennaro Sangiuliano con la moglie Federica Corsini, la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni e il presidente della commissione cultura della Camera Federico Mollicone. Le aspettative per Venezia 81, come sottolineato dal direttore Alberto Barbera, sono altissime con talent mai così numerosi e di cui già stasera si è avuto un esempio. Domani si prosegue, tra l'altro con Angelina Jolie protagonista di Maria di Pablo Larrain. Si comincia.
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