La stretta di mano attraverso il palcoscenico, poi un sopracciglio alzato, un silenzioso sospiro, la mano sul mento incredula, scrollando la testa, una risata di cuore: nel primo e forse ultimo dibattito della corsa 2024 contro Donald Trump, la candidata dem Kamala Harris ha usato lo split screen per mettere in mostra le armi del body language superando l'handicap dei microfoni spenti imposti dalle regole concordate con la Abc.
La stretta di mano iniziale ha dato il tono della serata: Kamala è entrata sicura sul palco e si è diretta a braccio teso spiazzando Donald arroccato dietro il podio: "Lo ha preso di sorpresa in un atto di guerra psicologica", ha detto al New York Post l'esperto di comunicazione non verbale Chris Ulrich. Trump e Joe Biden non si erano stretti la mano nel dibattito di giugno. Aveva preceduto invece la Harris la candidata dem del 2016, Hillary Clinton: "Una stretta di mano è più di un saluto. Comunica gentilezza, civiltà, rispetto per l'interlocutore e per il pubblico", ha commentato con Politico Joe Navarro, esperto di body language per 50 anni, di cui 25 anni all'Fbi. A suo avviso la vicepresidente ha incarnato in questo modo il suo messaggio di riportare unità in America dopo la polarizzazione estrema degli ultimi anni. La stretta di mano iniziale (che non ha avuto seguito alla fine del dibattito) è stato il primo ma non l'ultimo momento in cui nei 90 minuti del duello televisivo l'ex procuratrice di San Francisco ha usato l'arma della comunicazione non verbale, guardando il rivale negli occhi, cosa che lui, sguardo fisso sulla telecamera, non ha fatto mai. "E' marxista, tutti sanno che è marxista. Suo padre è un professore di economia marxista e le ha insegnato bene", ha detto Trump mentre lei lo guardava con un sorriso condiscendente, sporgendosi dal podio come per sentire meglio. Quando è arrivato poi il momento della replica, senza abboccare all'amo, la Harris è passata ad affrontare il tema del diritto all'aborto, più rilevante per il voto di novembre.
Trump, parlando di immigrazione, si è lamentato che i migranti haitiani mangiano cani e gatti "della gente che vive qui": dall'altro lato del doppio schermo la Harris è scoppiata a ridere. Più volte l'ex presidente ha sfoggiato uno dei tic che gli scattano quando qualcosa non gli va bene, "le labbra sospinte in avanti quasi come in un bacio", ha osservato Navarro. Ma anche Kamala, secondo l'esperto di body language, ha involontariamente segnalato le sue defaillance, come quando, rispondendo alla prima domanda, era palpabile la sua tensione nei muscoli del collo e nella gola, come se avesse difficoltà a inghiottire.
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