Si inaugura oggi presso l'Istituto
Italiano di cultura di Montreal la mostra 'Sander Sardinia
1927', un viaggio fotografico che mette in luce il lavoro del
fotografo tedesco August Sander (1876-1942). L'esposizione si
compone di 40 fotografie e autocromi rari e poco conosciuti
scattati in Sardegna. August Sander è oggi considerato uno dei
padri fondatori della fotografia moderna. La profonda influenza
di Sander nel campo della fotografia si riflette nel lavoro di
fotografi emblematici del XX secolo come Walker Evans, Dorothea
Lange, Diane Arbus; e in Germania l'intera scuola di Düsseldorf
sulla scia di Bernd e Hilla Becher e, più vicino a noi, l'opera
di Rineke Dijkstra. Selezionate tra circa 300 negativi scattati
nella primavera del 1927 durante il raro viaggio all'estero di
Sander, le stampe offrono una visione controcorrente di una
Sardegna esotica, selvaggia e vergine come quella immaginata
dalla maggior parte dei viaggiatori dell'epoca. Per il
vernissage, parleranno dell'opera e della vita di Sander il
curatore della mostra, Florent To Lay, Philippe Despoix ,
professore di letteratura comparata all'Università di Montreal e
Ji-Yoon Han, curatore della biennale Momenta 2023. La mostra
rimarrà aperta fino al 20 dicembre
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