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>>>ANSA/Trump pronto a offrire a Putin lo stop a Kiev nella Nato

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Gelo di Zelensky. Erdogan allo zar: 'Gettare basi per l'accordo'

WASHINGTON, 03 luglio 2024, 19:43

Redazione ANSA

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(di Benedetta Guerrera) Donald Trump sarebbe disposto a concedere a Vladimir Putin il veto sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato in cambio della pace. Lo sostiene Politico in una lunga analisi su dove andrebbe l'Alleanza Atlantica nel caso di un ritorno del tycoon alla Casa Bianca. Non solo, The Donald sarebbe anche pronto a concordare con il Cremlino quali territori Kiev debba cedere alla Russia per mettere fine al conflitto.
    E di piano di pace è tornato a parlare anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che si è offerto di "gettare le basi per un accordo che ponga fine alla guerra tra Russia e Ucraina" con un cessate il fuoco prima e poi con una soluzione "giusta" che soddisfi sia Mosca che Kiev. Il leader lo avrebbe detto direttamente a Putin in occasione del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Ma mentre Erdogan non è entrato nel dettaglio Trump, che ha più volte dichiarato che sarebbe in grado di fermare la guerra in Ucraina in un solo giorno, sembra avere un piano. La proposta non ha tuttavia riscosso l'entusiasmo di Mosca che ha praticamente snobbato il tycoon "La Russia non dialoga con Trump sulle condizioni per raggiungere la pace in Ucraina", ha dichiarato senza troppi giri di parole il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. E la reazione del governo ucraino è stata chiaramente durissima. "Non scenderemo a compromessi con la Russia e e non rinunceremo ad alcun territorio per porre fine alla guerra", ha dichiarato secco il capo dell'ufficio presidenziali Andriy Yermak in queste ore in visita a Washington. "Ascolteremo tutti i consigli per raggiungere una pace giusta. Ma non siamo pronti a scendere a compromessi su cose e valori molto importanti...
    indipendenza, libertà, democrazia, integrità territoriale, sovranità", ha sottolineato. In un'intervista a Bloomberg tv Volodymyr Zelensky ha espresso la sua preoccupazione che dopo il 5 novembre l'Ucraina non potrà più contare sul "potente sostegno degli Stati Uniti". "Se Trump sa come porre fine a questa guerra, dovrebbe dircelo oggi", è stato l'appello del presidente ucraino sottolineando che "se ci sono rischi per l'indipendenza dell'Ucraina, dobbiamo essere preparati".
    I timori di Zelensky sono condivisi anche dall'amministrazione Biden e da tutti gli alleati della Nato che, infatti, si stanno preparando ad un passaggio di testimone nel vertice della prossima settimana a Washington. Il piano che sarà discusso al summit prevede tre punti: innanzitutto la creazione di un fondo per assicurare un flusso di denaro continuo a Kiev nel caso in cui Trump una volta tornato nello Studio Ovale e con la maggioranza alla Camera voglia chiudere i rubinetti americani; poi spostare a Bruxelles, nel quartier generale della Nato, il coordinamento del Gruppo di contatto, finora sempre convocato dal segretario alla Difesa americana Lloyd Austin. Infine, attribuire più poteri al generale Christopher Cavoli, a capo del Comando supremo delle potenze alleate in Europa, un uomo di Biden che gli alleati intendono far rimanere al suo posto, rafforzato, anche in caso di vittoria del tycoon. Ma le preoccupazioni della Nato per un ritorno di Trump non si fermano all'Ucraina. Da presidente e in campagna elettorale, The Donald ha minacciato così tante volte l'uscita degli Stati Uniti dall'alleanza che ormai, secondo gli analisti, è solo una questione di tempo. L'unico modo per evitarla, sostiene Politico, sarebbe creare una Nato di serie A e una di serie B dove finirebbero tutti quei Paesi - tra i quali l'Italia - che spendono per la difesa meno del 2% del deficit e che, nelle intenzioni di Trump, non godrebbero più della protezione degli Stati Uniti.
   

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