Gold Apollo non ha prodotto i
cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah che ieri sono
esplosi in modo simultaneo in Libano e in Siria, uccidendo una
ventina di persone e ferendone circa 4.000. Lo ha detto il
fondatore dell'azienda taiwanese Hsu Ching-Kuang, secondo cui i
dispositivi incriminati erano stati realizzati da un'azienda in
Europa che aveva però il diritto di usare il marchio di Gold
Apollo.
"Il prodotto non era nostro. Aveva il nostro marchio", ha
osservato Hsu, secondo i media locali, senza precisare il nome
dell'azienda europea che li ha realizzati. "Gold Apollo è stata
una vittima dell'incidente, siamo un'azienda responsabile e
quanto accaduto è molto imbarazzante", ha aggiunto Hsu. I
combattenti di Hezbollah hanno iniziato a usare i cercapersone
nella convinzione di poter eludere il tracciamento israeliano
delle loro posizioni, a conoscenza delle operazioni del gruppo.
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