Il presidente del Brasile Luiz
Inácio Lula da Silva ha dichiarato che ci sono "forti indizi" di
atti criminali negli incendi boschivi che stanno distruggendo il
polmone verde del mondo, l'Amazzonia. "Ci sono molti sospetti
che gli incendi siano dolosi ('criminosos')", ha detto Lula
durante una riunione d'emergenza con il presidente della Camera,
Arthur Lira, del Senato, Rodrigo Pacheco e del Tribunale Supremo
Federale, Luís Roberto Barroso.
Lula ha fatto cenno anche a una possibile motivazione
politica nell'aumento degli incendi in Brasile. "È importante
non dimenticare che una persona molto importante nella
convocazione di settembre a San Paolo (la manifestazione indetta
dall'ex presidente Bolsonaro, il 7 settembre) ha usato la frase
'diamo fuoco al Brasile' o 'il Brasile prenderà fuoco'', ha
dichiarato, aggiungendo che "la siccità è la peggiore degli
ultimi tempi, il caldo è il peggiore degli ultimi tempi ed è
presente in tutto il mondo... ma qualcosa mi sa di opportunismo
da parte di alcuni settori che cercano di creare confusione in
questo paese', ha concluso.
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