"Percosse, elettrochoc, asfissia
procurata con sacchetti di plastica, immersione in acqua fredda
e privazione del sonno". Sarebbero questi alcuni dei metodi di
tortura utilizzati contro oppositori politici detenuti dalle
forze di sicurezza venezuelane documentati dalla Missione
internazionale indipendente delle Nazioni unite incaricata di
monitorare la situazione dei diritti umani nel Paese
sudamericano. I trattamenti crudeli, inumani o degradanti contro
attivisti politici elencati nel rapporto pubblicato oggi -
rivelano gli esperti Onu - coincidono con i metodi dalla Polizia
Nazionale Bolivariana e dai servizi di intelligence già
documentati in precedenti documenti.
In particolare la missione ha confermato almeno sette casi di
tortura commessi prima delle elezioni del 28 luglio 2024 e
continua a ricevere denunce di altri casi che non sono stati
ancora pienamente verificati per timore di ritorsioni.
Uno dei casi più importanti citati nel dossier dell'Onu è
quello di John Álvarez - leader giovanile del partito politico
Bandera Roja arrestato a Caracas il 30 agosto 2023 - vittima di
torture fisiche e sessuali.
Il giovane avrebbe ricevuto percosse e scosse elettriche ai
genitali per costringerlo ad accusare leader sindacali, politici
e giornalisti di aver commesso atti illegali contro lo Stato.
Il rapporto rileva inoltre che in altri nove casi oggetto di
verifiche in cui le autorità avrebbero utilizzato coercizione e
intimidazione, costringendo i detenuti a registrare video in cui
si incriminano o incriminano altre persone di azioni criminali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA